Educazione giovanile, una pdl di Mollica, Falotico e Navazio

I consiglieri di Mpa e Ial hanno presentato un progetto legislativo teso a riconoscere la funzione educativa svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di oratorio

“La crisi dilagante in ogni settore, non solo in quello economico, ma purtroppo anche in quello educativo, l’emergenza educativa manifestatasi nei fatti di cronaca dal bullismo, al disagio adolescenziale e giovanile, all’assenza di punti di riferimento, impongono alla politica il dovere di creare e sostenere percorsi educativi e sociali che possano sostenere il mondo minorile, adolescenziale e giovanile evitando di arrivare al disagio”. E’ quanto dichiarano i consiglieri Francesco Mollica, Alfonso Ernesto Navazio e Roberto Falotico i quali, in proposito, hanno presentato una proposta di legge sul “riconoscimento e la valorizzazione della funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di oratorio”.

“Il progetto legislativo – sottolineano i consiglieri – va ad inserirsi in un percorso avviato a livello nazionale dalla legge n. 328 del 8.11.2000 ‘Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali’ e proseguito con le legge n. 206 del 1.08.2003 ‘Disposizioni per il riconoscimento della funzione sociale svolta dagli oratori e dagli enti che svolgono attività similari e per la valorizzazione del loro ruolo’ e completato in molte regioni con l’emanazione di leggi regionali specifiche (cfr. L.R. Calabria n. 16 del 2.05.2001; L.R. Lazio n. 13 del 13.06.2001; L.R. Abruzzo n. 36 del 31.07.2001; L.R. Lombardia n. 22 del 23.11.2001; L.R. Piemonte n. 26 del 11.11.2002; L.R. Molise n. 6 del 27.01.2003; L.R. Liguria n. 16 del 10.08.2004; L.R. Umbria n. 28 del 20.12.2004) mentre in altre regioni il quadro normativo è stato completato con l’inserimento di norme in testi di leggi aventi ad oggetto altre materie (cfr. L.R. Friuli Venezia Giulia n. 2 del 22.02.2000- art. 3 commi 21, 22 e 23; L.R. Veneto n. 3 del 14.01.2003 – art. 63; L.R. Puglia n. 17 del 25.08.2003 – art. 1 comma 3)”.

Per Mollica, Falotico e Navazio “la storia degli oratori è legata alla tradizione cattolica del nostro Paese e a quella di funzione di supporto educativo e sociale che di certo le parrocchie hanno svolto, ma negli ultimi decenni tali realtà hanno dato risposte ben al di là e ben oltre la cosiddetta tradizione cattolica, diventando presidi unici di accoglienza in cui la religione è diventata elemento qualificante ma non escludente ed in cui i giovani, provenienti da famiglie cattoliche e non, hanno potuto trovare un ambiente sano di crescita e di confronto che si sviluppa attraverso il gioco, lo stare insieme, lo sport. Tale ruolo è certamente amplificato nelle regioni, come la nostra, in cui gli spazi di confronto sono pochi ed in cui in molti centri, solo la parrocchia offre momenti di incontro e di crescita. Appare, pertanto, necessario e doveroso intervenire a completare il quadro normativo riconoscendo la funzione educativa, formativa, aggregatrice e sociale svolta dalle Parrocchie, dagli istituti cattolici e dagli altri enti di culto riconosciuti dallo Stato attraverso le attività di oratorio. Inoltre questa legge – concludono i consiglieri – consentirà agli oratori di svolgere ulteriori attività che raggiungeranno, in particolare, quelle fasce più deboli che non possono garantire ai propri figli la possibilità di praticare sport o di fare attività extra scolastiche”.

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