Edilizia pubblica, Castelluccio: servono risorse finanziarie

Il vice presidente del Consiglio regionale denuncia “le condizioni di grave degrado in cui versano gli alloggi Ater a Policoro e in provincia di Matera”

&ldquo;Le condizioni di grave degrado in cui versano gli alloggi Ater di Policoro, di cui mi sono occupato con varie iniziative istituzionali e cos&igrave; come segnalato in questi giorni dai consiglieri comunali di Policoro di opposizione, &egrave; purtroppo lo specchio fedele della situazione del comparto dell&rsquo;edilizia residenziale pubblica nell&rsquo;intera provincia di Matera&rdquo;. A sostenerlo &egrave; il vice presidente del Consiglio regionale Paolo Castelluccio per il quale, &ldquo;sempre a Policoro vale per tutti l&rsquo;esempio del &lsquo;Contratto di Quartiere II&rsquo;, all&rsquo;interno del programma di riqualificazione del quartiere Iazzo – Ricino, che si trascina dal lontano 2002 tra intese istituzionali, adempimenti burocratici e finanziamenti con il contagocce&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; il caso di ricordare &ndash; aggiunge – che in provincia di Matera ci sono 5.277 famiglie considerate da un Rapporto Nomisma per conto dell&rsquo;Ater di Matera &lsquo;a disagio abitativo&rsquo; perch&eacute; con mutuo o canone di fitto superiore al 30 per cento del reddito familiare. E sempre in provincia di Matera le famiglie in graduatoria utile in attesa di un alloggio di edilizia residenziale pubblica sono 887 mentre gli alloggi assegnati sono 3.996 e con 176 alloggi potenzialmente utilizzabili (60 per nuclei in decadenza, 81 alloggi sfitti, 35 occupati abusivamente) per le famiglie in graduatoria e un turnover annuo pari a circa 15 nuclei familiari, sarebbero necessari 36 anni ad assorbire tutte le famiglie. Paghiamo il prezzo del fatto che gli ultimi Governi di centrosinistra hanno &lsquo;rimosso&rsquo; il problema casa, nella convinzione diffusa che l&rsquo;elevato tasso di propriet&agrave; fosse ormai una garanzia sufficiente della soddisfazione del fabbisogno. Nel frattempo la competenza sulle politiche abitative &egrave; stata regionalizzata mentre le risorse pubbliche sono venute meno. Le politiche abitative pubbliche si sono praticamente azzerate con l&rsquo;esaurirsi delle risorse programmate. Di conseguenza, pi&ugrave; o meno contemporaneamente, sono venuti a mancare sia una strategia nazionale sul tema casa e sia gli strumenti operativi efficienti per realizzarla. Scontiamo una situazione di profonda inadeguatezza delle risposte al disagio abitativo&rdquo;.<br /><br />A parere di Castelluccio &ldquo;ci sono anche responsabilit&agrave; regionali come testimonia l&rsquo;ultimo stanziamento in ordine di tempo di 3,5 milioni di euro di fonte statale per l&#39;edilizia residenziale pubblica mentre il fabbisogno, in particolare in provincia di Matera, solo per le manutenzioni pi&ugrave; urgenti da eseguire come per gli alloggi di Policoro &egrave; di gran lunga superiore. Nella Commissione consiliare competente c&rsquo;&egrave; infatti agli atti il documento che l&rsquo;Ater di Matera ha formulato alla Regione contenente una proposta di programma di reinvestimento dei proventi disponibili pari a 5,7 milioni di euro (2,9 milioni per nuove costruzioni e 2,8 milioni per manutenzioni) che prevede la costruzione di 12 alloggi di edilizia sovvenzionata a Matera e l&#39;integrazione di finanziamenti gi&agrave; in essere per la costruzione d 6 alloggi a Calciano, 6 a Grottole, 12 a Scanzano e 6 a Miglionico. Dallo stesso fondo si attinge per le manutenzioni, tra cui l&#39;intervento di revisione totale delle coperture agli immobili di Policoro (via Siris, 60 alloggi) per una spesa di 200 mila euro. Se non si immettono risorse finanziarie pi&ugrave; consistenti da destinare prioritariamente alla ristrutturazione delle case popolari &ndash; conclude Castelluccio &ndash; con l&#39;attuale ritmo ci vorr&agrave; un secolo per garantire tutti gli interventi. Figuriamoci per costruire nuovi alloggi&rdquo;.<br />

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