“L'accordo relativo al riconoscimento anche per l'anno 2012 degli ammortizzatori sociali in deroga (mobilità compresa) per i lavoratori over 55 e che raggiungono il requisito della pensione negli anni successivi, sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil e che riguarda tutti i comparti, compresi i lavoratori provenienti dal settore dell'edilizia, è un importante strumento di rafforzamento della tutela dei lavoratori anche delle costruzioni di cui c’è assoluto bisogno tenuto conto che, secondo il 46esimo rapporto UIL sulla cassa integrazione, in Basilicata ad ottobre il ricorso alla cig nell’edilizia è schizzato a più 172% rispetto al mese precedente di settembre”.
E’ il commento del segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma che aggiunge: “Occorre rafforzare le opportunità proprie offerte dalla Bilateralità, senza ragionare in termini di processi, di accorpamenti tra enti fuori dal livello provinciale. Se la Bilateralità è figlia della contrattazione ed è quindi il risultato di un lungo percorso di condivisione e negoziazione, questa caratteristica peculiare è allo stesso tempo la forza ed il limite della Bilateralità. Perché tutto ciò che oggi sfugge dai confini contrattuali insidia le basi stesse della contrattazione ed indebolisce conseguentemente anche la bilateralità e le qualità critiche necessarie per sostenerla. E’ nostro compito trovare le soluzioni necessarie, occorre mettere in capo correttivi che limitino l’abuso, l’uso distorto e scorretto di queste forme di lavoro. Il ragionamento sindacale del prossimo futuro dovrà guardare con attenzione questa sottaciuta realtà, nella consapevolezza che va mitigata la contraddizione esistente tra il ruolo della Bilateralità, e quindi della contrattazione collettiva, ed il ruolo crescente della contrattazione individuale. Rispetto alla riforma degli EE.BB. oggi le controparti a livello nazionale non sembrano in grado di darci il necessario supporto per affrontare insieme i problemi che affliggono la bilateralità consentendone un adeguato rilancio. Si affaccia perciò una interessante alternativa: se la bilateralità è nata dalla sperimentazione di soluzioni da parte del territorio, forse – conclude Palma – è di nuovo in questa sede che vanno ricercate e sperimentate le soluzioni che a livello nazionale non si riescono a sintetizzare”.
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