Intervenendo sul lavoro irregolare e sui dati diffusi da Unioncamere sulla perdita di 13.520 posti tra dipendenti e stagionali nel primo trimestre dell’anno nel comparto edile, il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma propone al nuovo Parlamento la costituzione una "Agenzia di vigilanza unica contro il lavoro irregolare e sommerso”. “Una struttura – spiega Palma – simile, nell’operatività e strutturazione, all’Agenzia delle Entrate e nella quale far confluire tutti gli organismi preposti alla vigilanza. Ciò consentirebbe di coordinare più efficacemente gli interventi ispettivi e di attuare maggiori accessi con una strumentazione adeguata alla "battaglia" da combattere. Si otterrebbe un più ampio contrasto all’elusione e all’evasione contributiva e fiscale che attualmente sottrae diritti e tutele ai lavoratori e di ingenti risorse pubbliche”. Urgono interventi sul problema che si trascina da dieci anni che rendano questo settore, colpito al cuore dalla crisi, ancora appetibile per i giovani. I dati, spiega il segretario regionale Feneal Uil, dimostrano chiaramente che i giovani sono inchiodati troppo spesso alle mansioni più dequalificate e i trattamenti economici fanno a pugni con qualsiasi prospettiva di valorizzazione professionale. Negli ultimi dodici anni il settore è progressivamente invecchiato e i giovani, in pratica, non entrano più, se non con contratti di formazione (il 30 per cento) o come manovali e operai inquadrati nelle qualifiche più basse e meno retribuite (il 47 per cento). In maniera corrispondente c’è da evidenziare un aumento di giovani operai assunti con contratti atipici o addirittura si prestano a collaborazioni con partite Iva che non possono essere che identificati che come ‘falsi autonomi’ o lavoro nero”.
bas 06