Edilizia, III Ccp:sì a revoca finanziamento Comune di Venosa

Audito anche il dirigente del dipartimento Attività Produttive, Tramutoli in relazione al ddl 64/12 che detta modifiche alla legge regionale 20/2012 (misure finalizzate alla promozione dei contratti di rete e dei contratti di sviluppo)

La III Commissione consiliare (Attività Produttive, Territorio e Ambiente), ha espresso parere favorevole all’unanimità sulla delibera di Giunta che prevede la revoca del finanziamento di 1,3 mln di euro al Comune di Venosa nel contesto del programma innovativo in ambito urbano (Legge 8.2.2001, n. 21). L’organismo consiliare, unanimemente, ha espresso l’orientamento a che le risorse stanziate e poi revocate vengano riaffidate comunque al Comune di Venosa al fine di realizzare interventi di riqualificazione del patrimonio e delle aree degradate. “Il tutto – ha sottolineato il presidente Romaniello – dovrebbe concretizzarsi sulla base di un’intesa da realizzarsi fra il dipartimento Infrastrutture e l’amministrazione comunale nel rispetto delle decisioni che saranno assunte dal Consiglio regionale”.
Sull’argomento in precedenza è stato ascoltato il funzionario del dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità, Antonio Larocca il quale ha ripercorso le tappe che hanno portato alla decisione di revoca del finanziamento alla città oraziana ricordando che “diverse sono state le sollecitazioni all’utilizzo delle risorse inviate al Comune di Venosa, a partire dal 2009 sino a giungere al 2011, anno in cui l’amministrazione comunale ha comunicato che erano venute meno le condizioni per l’attuazione dell’intero programma”. Larocca ha ribadito che “il finanziamento deve comunque essere destinato all’incremento del patrimonio pubblico attraverso il recupero o la nuova costruzione e alla riqualificazione e urbanizzazione nuova o esistente”.

Successivamente all’attenzione del parlamentino il disegno di legge n.64/12 che detta modifiche alla legge regionale 9 agosto 2012, n.20 (misure finalizzate alla promozione dei contratti di rete e dei contratti di sviluppo). Sull’argomento si è svolta l’audizione del dirigente del dipartimento Attività Produttive, Mariano Tramutoli.
Il dott. Tramutoli dopo aver illustrato ai commissari le finalità del ddl che va nella direzione di consentire anche alle piccole imprese di potersi direttamente candidare per la sottoscrizione di un contratto di sviluppo a valenza regionale, ha precisato che “la realtà produttiva lucana è in larga parte costituita da piccole imprese e che gli stessi contratti di sviluppo di valenza nazionale consentono la candidatura dei progetti di investimento anche alle imprese che hanno una dimensione fino a 49 occupati ed un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro. Pertanto – ha concluso – il ddl consente di rendere coerente la normativa regionale con quella nazionale”.

Presenti ai lavori della Commissione oltre al presidente Giannino Romaniello (Sel) i consiglieri Robortella (Pd), Autilio (Idv), Navazio (Ial), Mollica (Mpa), Castelluccio (Pdl), Mancusi (Udc), Scaglione (Pu), Gaudiano (Gruppo Misto) e Vita (Psi).

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