L’azienda dei fratelli Carbone Srl di Grassano, il Frantonio Montanaro di Palazzo San Gervasio, Raranatura di Acerenza. Sono i tre primi classificati dell’edizione 2025 del Premio Olivarum, che ha assegnato anche diverse menzioni speciali, per il Dop Vulture al Frantoiani del Vulture, per il miglior biologico a Vincenzo Marvulli di Matera, il miglior olio monovarietale è stato assegnato alle Cantine del Notaio di Rionero, miglior prodotto di montagna alla Fontana dei Santi di Luciano Pepe di Albano di Lucania. Sono stati trentacinque i campioni di olio extravergine d’oliva esaminati da una commissione, e inviati ai laboratori del Centro Ricerche Metapontum Agrobios per le analisi chimiche e poi per le valutazioni Panel da parte della Commissione d’assaggio regionale. La premiazione è avvenuta nella ristrutturata Sala Convegni “Gaetano Michetti”, che ritorna a essere luogo per seminari e convegni, impreziosita dalle opere e da una mostra permanente dell’artista Sebaste.
“La ventunesima edizione è stata fortemente voluta nella sede dell’Alsia, a Pantanello di Metaponto per trattare in un convegno i temi rilevanti e di particolare attualità rispetto alle sfide di sostenibilità e resilienza che deve affrontare l’olivicoltura” – ha sottolineato l’assessore alle Politiche Agricole Carmine Cicala.
Durante i lavori il commissario dell’Alsia Rocco Vittorio Restaino ha evidenziato il lavoro di selezione e l’attenzione della Regione per il settore olivicolo, sostenuto con 25 progetti finanziati dal Pnrr per 16 milioni e 500 mila euro. Progetti che puntano soprattutto all’ammodernamento dei frantoi, a costruire la filiera dell’olio e a migliorare il prodotto. Ma non solo.
Nel convegno sono presentati i primi risultati di due progetti innovativi: Biolevo e Omnibread
Biolevo è un progetto finanziato dal ministero dell’agricoltura e sostenuto da Biol Italia per mettere in rete le aziende biologiche e migliorare il prodotto con metodi sostenibili. Nasce dalla necessità di proteggere le piante di olivo dall’aggressione di agenti patogeni e dalle fitopatie emergenti a causa dei cambiamenti climatici.
Il progetto Omnibreed, finanziato anch’esso dal Ministero dell’Agricoltura, è a supporto della ricerca sulla resistenza genetica al batterio Xylella fastidiosa. Sfrutta tecniche di ultima generazione per selezionare nuove varietà resistenti alle infezioni del batterio.
L’assessore Cicala ha evidenziato come oggi l’olivicoltura parli di nuove tecnologie, di genetica avanzata, di sostenibilità. Ringraziando il Commisario Restaino per il lavoro svolto, e tutti quanti hanno lavorato per l’organizzazione del Premio, ha ribadito come la Regione stia investendo per continuare a innalzare la qualità dell’olio. “Portare all’Alsia, nostro centro di eccellenza il Premio Olivarum – ha detto – è un un segnale importante di valorizzazione anche di questo Polo, nevralgico per lo sviluppo dell’agricoltura”.