Don Marcello Cozzi (Cestrim) su tragedie migranti

"Paola non aveva neanche 50 anni; è morta nelle campagne pugliesi per 27 euro al giorno.
Maria, 39 anni, madre di cinque figli, è morta anche lei nelle campagne pugliesi prima di ferragosto.
Arcangelo ha 42 anni, tarantino, in coma all’ospedale di Potenza dopo essere stato colto da malore nelle campagne di Metaponto.
Non conosciamo i nomi e non li conosceremo mai, di quei tanti disperati presi a manganellate dalla polizia sulle linee di confine europee difese da allucinanti fili spinati. Uomini, donne, bambini, giovani, vecchi, in fila per salire su vecchi treni proprio come settant’anni fa si faceva con milioni di ebrei.
Aylan, tre anni, ormai senza vita su una spiaggia turca, ora, invece, lo conosce tutto il mondo.
Tutti poveri Lazzaro che rischiano la vita, e molti la perdono, per venire a raccogliere anche solo poche briciole alla mensa dell’occidente Epulone.
Loro a morire, e la politica d’Occidente a discutere.
Loro a chiedere con forza il diritto ad esistere, e la politica dei forti a distinguere tra aventi diritto e non aventi diritto, quasi come se anche la povertà non fosse anch’essa una guerra da cui fuggire, e anch’essa scatenata da un sistema economico mondiale criminale.
Loro a listare a lutto il Mediterraneo e la politica europea a parlare di quote.
Fino a quando?
Qualcuno avrà mai il coraggio di rassegnarsi a quelle immagini devastanti e a questa umanità calpestata?
E dov’è finita la cristianità delle tanto decandate radici europee?
E quale profezia dalla Chiesa, dinanzi alle onde che bagnano il corpicino del piccolo Aylan?
Diceva l’indimenticato don Tonino Bello: “i popoli del Sud un giorno ci presenteranno il conto davanti al tribunale di Dio. E ogni pezzo di pane che ci sopravanza metta in crisi la nostra fiducia sull'attuale ordinamento economico”.
Ecco. Il momento è arrivato.
Dio maledica questo Occidente, vuoto Epulone che non si rassegna all’idea di essere ormai già morto".
Lo dichiara in una nota don Marcello Cozzi (Cestrim).

BAS 05

    Condividi l'articolo su: