“Domenica di Carta” all’Archivio di Stato Potenza

Anche quest’anno l’Archivio di Stato di Potenza partecipa alla Domenica di Carta, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che coinvolge archivi e biblioteche statali, offrendo ai cittadini l’opportunità di riscoprire la ricchezza e il valore del patrimonio documentario italiano.

Anche quest’anno l’Archivio di Stato di Potenza partecipa alla Domenica di Carta, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura che ogni ottobre coinvolge archivi e biblioteche statali, offrendo ai cittadini l’opportunità di riscoprire la ricchezza e il valore del patrimonio documentario italiano.

Per l’edizione 2025, che si terrà il 12 ottobre dalle 9:00 alle 13:00, l’Archivio propone un evento dal forte valore storico e territoriale, dal titolo: “Memorie d’impresa: l’Azienda Doria Pamphilj tra feudo e impresa moderna”

“Protagonista della giornata – spiega  una nota dell’Archivio di Stato di Potenza –  la presentazione del fondo Doria Pamphilj, uno degli archivi aziendali più importanti del Mezzogiorno d’Italia. Attraverso una selezione di documenti originali risalenti ai secoli XVI e XVII, sarà possibile ripercorrere la straordinaria trasformazione dell’azienda familiare Doria Pamphilj, che da realtà feudale evolve in un modello di gestione agricola moderna, testimoniando un importante passaggio economico e culturale nella storia del nostro territorio.

Durante la mattinata, per guidare i visitatori alla scoperta di questa affascinante storia d’impresa, sono previste due visite guidate, alle 10:00 ed alle 11:00, alla mostra archivistica

Un’occasione preziosa per approfondire non solo i contenuti esposti, ma anche il contesto storico e sociale in cui questi documenti furono prodotti, accompagnati da archivisti e studiosi esperti.

L’ingresso è libero e gratuito, senza necessità di prenotazione.

L’evento è pensato per un pubblico ampio: studiosi, appassionati di storia, studenti o semplici curiosi. Un’opportunità per avvicinarsi al mondo degli archivi e riscoprire, attraverso le carte, la memoria viva del nostro passato”.

 

    Condividi l'articolo su: