Dissesto idrogeologico, Lacorazza: procedere senza indugi

Il consigliere regionale del Pd precisa “nei giorni scorsi ho chiesto di discuterne nella terza commissione consiliare competente. Tuttavia le motivazioni del ritardo risalgono a prima della vicenda giudiziaria che ha interessato il presidente Pittella”

&ldquo;Quando si arriva sul punto limite dei problemi allora ci si accorge che esistono. Sul piano contro il dissesto idrogeologico, con documenti alla mano, &egrave; da oltre un anno che pongo la necessit&agrave; di procedere senza indugi; anche domenica scorsa da Montescaglioso, proprio dal luogo che nel dicembre 2013 colp&igrave; gravemente quella comunit&agrave;, ho voluto riaccendere il riflettore sui ritardi e sulla necessit&agrave; di andare avanti celermente&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto afferma il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza che aggiunge: &ldquo;Nei giorni scorsi ho chiesto di discuterne nella terza commissione consiliare competente. Tuttavia le motivazioni del ritardo risalgono a prima della vicenda giudiziaria che ha interessato il presidente Pittella e sono legate alle diverse valutazioni nella definizione della graduatoria e ai ritardi dell&rsquo;approvazione degli strumenti di bilancio che non avrebbero consentito di attivare per tempo il mutuo Bei. Ecco il punto&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Gli atti politici, anche forti &ndash; continua – accendono i riflettori sulle questioni pi&ugrave; politiche ma, come risulta dalle mie dichiarazioni, tra le motivazioni della mia autosospensione dal gruppo del Pd ci sono questioni di merito, tra cui la &lsquo;completezza&rsquo; degli strumenti di bilancio. Ora &egrave; necessario procedere in tempi rapidissimi valutando con molta attenzione se, con l&rsquo;eventuale venire meno del mutuo Bei, l&rsquo;utilizzo del Fsc (Fondo sviluppo e coesione) sia la strada migliore e obbligata anche perch&eacute; &egrave; stato sottoposto, per esigenze di rendicontazione, alle modalit&agrave; di spesa dei fondi strutturali europei&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ci sarebbe da fare una riflessione ed assumere una decisione immediata &ndash; conclude Lacorazza – anche perch&eacute; sono continui gli aggiornamenti della graduatoria ReNdis, su cui sono collocati i progetti di contrasto al dissesto idrogeologico, da sottoporre ad accordi integrativi con il Ministero dell&rsquo;ambiente. Questi nodi legati al bilancio ed alla programmazione non sono da meno, anzi dovrebbero essere prioritari, rispetto a quelli che riguardano candidature, alleanza e via dicendo&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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