Dislessia, Braia (Pd): implementare legislazione regionale

Dice il consigliere regionale del Pd: “sostenere famiglie, scuola ed operatori pubblici e privati per vincere la sfida”

“Una platea numerosa ed attenta composta da insegnanti di ogni ordine e grado, operatori e famiglie ha partecipato ai lavori del seminario tenutosi ieri a Matera presso la Mediateca provinciale dal tema “Dislessia: dai primi segnali alla diagnosi – Famiglia, operatori e scuola: un’alleanza possibile”. A darne notizia il consigliere regionale del Pd, Luca Braia.

“Nel mio breve intervento – riferisce – ho reputato opportuno ripercorrere alcune tappe importanti che l’ente Regione ha percorso, in questi ultimi anni, a sostegno degli affetti da questo specifico disturbo del linguaggio, a partire dalla legge regionale n.20 del 2007, prima in Italia, sino agli impegni finanziari assunti per il sostegno finanziario e strumentale concesso da qualche anno a favore delle organizzazioni, delle scuole ed alle famiglie. Pur tuttavia, aprendo una finestra sul futuro, ho voluto sottolineare quanto potrà essere necessario mettere in campo per implementare in maniera efficace la legislazione e la programmazione regionali”

“Da una personale analisi ed a seguito di un confronto avuto nei giorni scorsi con gli operatori del settore, risulta necessario che l’assessore Mastrosimone mantenga l’impegno assunto qualche giorno fa in Consiglio regionale su un mio emendamento di riportare almeno a 100.000 euro le risorse (ad oggi sono pari a 50.000) nel Piano Diritto allo studio utili ad aiutare le famiglie all’ acquisizione degli strumenti compensativi a cui, per sigillarne l’utilità, andrebbe prescritta una fase di addestramento all’uso e di formazione. Bisogna, inoltre, includere i disturbi specifici di linguaggio e apprendimento tra i casi di interesse sanitario all’interno del nuovo Piano Sanitario regionale, nonché prevedere l’istituzione di un Centro Specialistico ad hoc per questo genere di disabilità tra le strutture private accreditabili per il Ssn (tale iniziativa colmerebbe un buco presente nella legge 28/2000) in linea con quanto previsto nella legge nazionale sulla Dislessia, la 170 del 2010, articolo 3 comma 1. Ancora – prosegue Braia – occorre modificare celermente la legge regionale n. 20 del 2007 sulla Dislessia, prevedendo sia che le strutture private accreditate (con adeguate esperienze e curricula) possano eseguire le diagnosi e la riabilitazione nel rispetto delle linee guida nazionali al fine ridurre drasticamente i tempi oggi ancora troppo lunghi, sia migliorando l’articolato relativo ai comportamenti che le istituzioni pubbliche e quelle scolastiche devono avere nei confronti degli affetti da Dsa, concedendo loro il diritto ad usufruire di maggior tempo e/o strumenti compensativi (pc ed altro) adeguati nell’espletamento di test di ingresso alle facoltà, esami di stato ed universitari al fine di garantire pari condizioni di accesso alla società”.

“Un sincero plauso e ringraziamento – afferma Braia – vorrei dedicare al dott. Giacomo Stella dell'Università di Modena e Reggio Emilia e al dott. Domenico Mangione dell'Asm, ed alla dott.ssa Cardinale per le loro forbite quanto utili relazioni offerte a contributo della discussione: conoscenze e competenze non sono solo parole di rima, piuttosto segnano spesso la linea di confine tra problematiche e brillanti risoluzioni. Infine, il mio grazie alle associazioni ‘Imparola’, ‘Centro SOS Dislessia’ e ‘Forma consult’ ed alle rispettive rappresentanti l’Ing. Marangela e la dott.ssa Imma Bruno e l’Ing. Luigia Scarpa per il lavoro che svolgono quotidianamente a sostegno di ragazzi e famiglie e per aver riposto nelle nostre Istituzioni quella fiducia che, di questi tempi, diventa pure una sana iniezione di coraggio nel continuare a lavorare per il bene delle comunità lucane”.

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