Discarica Colobraro, precisazioni del Dipartimento Ambiente

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Gli impegni della Regione sono subordinati a quelli assunti dal Commissario liquidatore dell’ex Comunità Montana “Basso Sinni” e dalla struttura tecnica della stessa.

Il Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata ha già evidenziato tutte le criticità relative agli adempimenti di legge delle prescrizioni ambientali e all’ampliamento volumetrico della discarica ubicata in località “Monticello” del comune di Colobraro, propedeutico al riavvio della struttura.
E’ stata già comunicata da tempo al Comune e al Commissario liquidatore dell’ex Comunità Montana “Basso Sinni” la disponibilità ad individuare le risorse finanziarie necessarie per realizzare le opere e gli interventi obbligatori, previsti dall’autorizzazione integrata ambientale rilasciata dalla Regione nel 2012, per garantire il corretto funzionamento della piattaforma, previa predisposizione da parte dei tecnici dell’ex Comunità Montana Basso Sinni, di un computo metrico estimativo dei lavori per adeguare la piattaforma alle prescrizioni Aia, con l’indicazione degli interventi a carico del gestore e la definizione dell’esatto ammontare dei crediti maturati dal gestore stesso.
E’ quanto si legge in una nota del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata in risposta alle dichiarazioni del segretario provinciale dell'Ugl ambiente di Matera, Casimiro Santarcangelo.
L’entrata in funzione della discarica – precisa ancora la nota del Dipartimento Ambiente – rientra tra le azioni individuate dalla Regione per far fronte alla carenza impiantistica e rappresenta una priorità per i Comuni interessati, considerato l’alto valore tecnologico del sistema di trattamento presente che consentirebbe la riduzione dei costi di smaltimento e maggiori garanzie ambientali.
Gli impegni della Regione – conclude la nota – sono subordinati a quelli assunti dal Commissario liquidatore dell’ex Comunità Montana “Basso Sinni” e dalla struttura tecnica della stessa. Si tratta di previsioni elencate nell’accordo operativo del maggio 2013, per le quali la Regione sta sollecitando da tempo il rapido avvio.

fio

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