Disabilità, Giuliano ha incontrato le Associazioni

Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza spiega che “l’obiettivo è stato quello di raccogliere le loro istanze in merito alla proposta di legge regionale ‘Diritti e politiche per le persone con disabilità – Durante e dopo di noi”

&ldquo;Nei giorni scorsi ho incontrato i rappresentanti delle Associazioni che si occupano di disabilit&agrave; al fine di raccogliere le loro istanze in&nbsp; merito alla proposta di legge regionale &lsquo;Diritti e politiche per le persone con disabilit&agrave; – Durante e dopo di noi – Testo unico della Regione Basilicata&rsquo;&rdquo;. Lo riferisce il Garante dell&rsquo;Infanzia e dell&rsquo;Adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano.<br /><br />&ldquo;Dalla lettura della proposta di legge – sottolinea&nbsp; Giuliano – balzano all&rsquo;evidenza alcune osservazioni che fanno sorgere delle perplessit&agrave; di fondo e che sono di particolare importanza, perch&eacute; la stessa formulazione legislativa possa dirsi pienamente coerente con l&rsquo;ordinamento generale (regionale, nazionale, europeo, internazionale) nei cui contesti comunque essa si inserisce e alla quale si propone di dare specifica attuazione nella comunit&agrave; regionale&rdquo;.<br /><br />Per il Garante &ldquo;tale ipotesi di legge non precisa il rapporto esistente tra diritti soggettivi perfetti, individuali e, per i disabili, personali&nbsp; in quanto legati alle specifiche condizioni della persona e si rischia che la proposta intenda riferirsi non ai diritti della persona ma ai diritti stabiliti per legge, il cosiddetto &lsquo;diritto positivo&rsquo;.&nbsp; La mancanza poi, di un chiarimento di fondo rappresenta di fatto una limitazione nel riconoscimento dei diritti civili e sociali della persona disabile: diritto alla vita, all&rsquo;istruzione, alla formazione, alla cura sanitaria e all&rsquo;assistenza sociale, intesi come risposta della politica ai bisogni dei disabili da ricondurre non solo all&rsquo;unicit&agrave; della persona umana ma anche alla particolare condizione di vita personale e sociale del portatore di limitazioni funzionali e relazionali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; necessario – ha concluso il Giuliano – che la legge precisi anche con chiarezza l&rsquo;ordine strategico negli interventi della politica regionale,&nbsp; partendo&nbsp; dalla piena attuazione del diritto al lavoro, come condizione per una vita realmente indipendente sia durante che dopo di noi&rdquo;.<br /><br />Per l&rsquo;Ala (Associazione Lucana Autismo) e l&rsquo;Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) &egrave; necessario soffermarsi sull&rsquo;aspetto spazio temporale del &ldquo;durante e dopo di noi&rdquo; e sulle politiche fondamentali che preparano alla &ldquo;vita indipendente&rdquo;, nonch&eacute; sull&rsquo;introduzione della figura dei &lsquo;caregiver familiari&rsquo;, ovvero dei familiari che assistono un loro congiunto disabile.<br />Sono intervenuti, inoltre, i rappresentati delle associazioni L&rsquo;Ultima Luna – Bruno Laurita, Sclerosi Tuberosa – Carmine Rosa, Parent Project onlus -&nbsp; Rosanna Benedetto, Dopo di Noi – Vicenzo Carlone ed Alba Montagnuolo, il vicepresidente dell&rsquo;Ordine degli assistenti sociali della Regione Basilicata – Vincenzo Lagala e&nbsp; il rappresentante del Dipartimento Politiche alla Persona della Regione Basilicata – Marina Pecoriello.<br /><br />Tutti hanno sottolineato che il perseguimento dell&rsquo;autonomia personale e dell&rsquo;inclusione sociale deve partire dalla piena attuazione del diritto al lavoro, all&rsquo;istruzione e alla formazione e,&nbsp; specificamente, lavorare sull&rsquo;attuazione della legge familiare (Delibera di Giunta regionale&nbsp;n.1655/2001) per i disabili gravi; sull&rsquo;indicazione dell&rsquo;importo che la Regione Basilicata si impegna a stanziare a finanziamento dei progetti; sui centri specialistici e sull&rsquo;assistenza domiciliare qualificata.<br />

    Condividi l'articolo su: