Disabili e politiche sociali, interrogazione Perrino

Il consigliere regionale del M5s chiede “come la Giunta regionale intenda tornare a garantire adeguati livelli di assistenza socio sanitaria anche a fronte dei pesantissimi tagli governativi”

&ldquo;Nonostante le dichiarazioni degli ultimi giorni, dalle quali si desumerebbe la volont&agrave; del governo Gentiloni-Renzi-bis di fare un passo indietro, rimane alta la preoccupazione per i pesanti tagli annunciati al Fondo nazionale per le non autosufficienze (Fna) e al Fondo nazionale per le politiche sociali (Fnps)&rdquo;.<br /><br />Lo evidenzia il consigliere regionale del M5s Gianni Perrino che ha rivolto una interrogazione al presidente Pittella e all&rsquo;assessore Franconi per sapere &ldquo;come la Giunta regionale intenda tornare a garantire adeguati livelli di assistenza socio sanitaria anche a fronte dei pesantissimi tagli governativi del Fna e Fnps e, altres&igrave;, se la Giunta intenda o meno avvalersi della facolt&agrave; di indicare al Mef risorse e soluzioni alternative che, quanto meno, permettano di sterilizzare l&rsquo;esiziale effetto dei tagli governativi sulla qualit&agrave; e quantit&agrave; delle prestazioni sociosanitarie fornite ai cittadini lucani&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il Fna &ndash; dice Perrino – &egrave; stato istituito nel 2006 con &lsquo;l&#39;intento di fornire sostegno a persone con gravissima disabilit&agrave; e ad anziani non autosufficienti al fine di favorire una dignitosa permanenza presso il proprio domicilio&rsquo;, (&hellip;) &lsquo;nonch&eacute; per garantire, su tutto il territorio, l&#39;attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali&rsquo;. Le risorse assicurate dal Fna sono aggiuntive rispetto alle risorse gi&agrave; destinate alle prestazioni e ai servizi a favore delle persone non autosufficienti da parte delle Regioni nonch&eacute; da parte degli enti locali, e sono finalizzate alla copertura dei costi di rilevanza sociale dell&#39;assistenza sociosanitaria. Il Fondo nazionale per le politiche sociali (Fnps) &egrave; anch&rsquo;esso un fondo destinato alle Regioni per lo sviluppo della rete integrata di interventi e servizi sociali essenziali&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;ossessione di far quadrare i conti in nome dell&rsquo;assurdo dogma del &lsquo;pareggio di bilancio&rsquo; e del &lsquo;patto di stabilit&agrave;&rsquo; &ndash; aggiunge – rischia di colpire indelebilmente coloro che sono meno fortunati, per i quali l&rsquo;esistenza &egrave; stata sempre in salita, con numerosi ostacoli e aspre difficolt&agrave; da superare per poter vivere dignitosamente. Lo scorso 23 Febbraio 2017, la Conferenza Stato Regioni ha approvato per l&rsquo;anno 2017 tagli lineari dei trasferimenti statali per complessivi 2,691 miliardi di euro. La mannaia non ha risparmiato l&rsquo;assistenza socio-sanitaria: le sforbiciate ammontano a 261 milioni di euro di cui 50 milioni di euro in meno per il Fna e ben 211,3 in meno per il Fnps. Quindi, tra sanit&agrave; (422 milioni di euro in meno per il fondo sanitario) e sociale (i 261 milioni per i due fondi Fna e Fnps), la riduzione dei trasferimenti di fondi alle Regioni per finalit&agrave; socio-sanitarie ammonta a complessivi 683 milioni di euro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dal 2006, la Basilicata per i due fondi Fna e Fnps &ndash; continua Perrino – ha ricevuto circa 73 milioni di euro di cui, 19,7 per il Fna e 53,7 per il Fnps. La nostra regione, poi, con 1.482 euro all&rsquo;anno, risulta nelle posizioni di coda nella classifica della spesa pro capite per la disabilit&agrave; come evidenziato dal rapporto redatto nel settembre 2015 da Fish (Federazione italiana per il superamento dell&rsquo;handicap)&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Considerato il meno che mediocre livello qualitativo e quantitativo dei servizi per la non autosufficienza e delle politiche sociali in Basilicata &ndash; conclude – crediamo sia opportuno conoscere cosa intenda fare la giunta Pittella per far fronte alle sforbiciate indiscriminate del governo Gentiloni e se Pittella intenda o meno avvalersi della facolt&agrave; di indicare al ministero dell&rsquo;economia e finanze risorse e soluzioni alternative che, quanto meno, permettano di sterilizzare l&rsquo;esiziale effetto dei tagli governativi sulla gi&agrave; carente qualit&agrave; e quantit&agrave; delle prestazioni socio-sanitarie fornite ai cittadini lucani&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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