Diritto allo studio, Romaniello: diminuiscono le risorse

Per il capogruppo di Sel è positiva l’adozione dell’Isee per definire la compartecipazione ai servizi, ma è stata favorita la scuola paritaria a discapito delle azioni per i disabili

“Il piano regionale per il diritto allo studio, approvato oggi in Consiglio, contiene elementi positivi rispetto a quello degli anni precedenti; un esempio per tutti è l’obbligo per i Comuni di adottare l’Isee per definire la compartecipazione dei cittadini alle spese per servizi, quali mensa e trasporto. Il dato che però va evidenziato riguarda il fatto che, purtroppo, a seguito dei forti tagli ai trasferimenti statali, vi è una riduzione consistente delle risorse”. E’ quanto evidenzia il capogruppo di Sel Giannino Romaniello sottolineando che “ancora una volta si deve registrare un atteggiamento del Governo di sottovalutazione del ruolo e dell’importanza che l’istruzione, la formazione e la ricerca hanno per il rilancio del’economia e il futuro del Paese. Il diritto all’apprendere, ad acquisire saperi va garantito a tutti a prescindere dalla conduzione sociale, realtà territoriale e capacità. Bisogna – continua – rilanciare il ruolo e la funzione della scuola pubblica pur non disconoscendo la funzione di supplenza che troppo spesso assumono altre strutture, a partire da quelle parificate”.

Romaniello riferisce che “al piano, la seconda Commissione aveva apportato una modifica, attestando almeno 50 mila euro per le azioni a sostegno degli alunni disabili (L.R 31/2008) e mantenendo 750 mila euro alle scuole paritarie dell’infanzia (importo riconfermato rispetto a quello dell’anno 2001-2012), rispetto alla proposta della Giunta che ne aveva previsti 800 mila. Purtroppo un emendamento approvato dalla stragrande maggioranza (c’è concorrenza fra Pd, Pdl e centristi a volersi ‘amicare’ la Chiesa) ha tolto i 50 mila euro per le azioni a sostegno dei disabili ripristinando la proposta originaria della Giunta per le scuole paritarie. Una scelta sbagliata – afferma il capogruppo di Sel – per due ordini di ragioni: la prima perché si assegnano zero euro per le azioni a sostegno dei disabili e la seconda perché tutte le voci del capitolo hanno subito tagli rispetto all’anno precedente e solo quella riferita alle scuole paritarie ha visto un incremento a scapito dei disabili. Sel di Basilicata non ha ma assunto posizioni ideologiche e questa volta – è il caso di sottolinearlo – sono stati altri che in modo ideologico e per principio hanno voluto imporre la propria scelta chiaramente a favore del modello di scuola paritaria”.

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