Il progetto rispetterà un dettagliato cronoprogramma che sarà monitorato dal “Responsabile unico di contratto”, indicato dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del Ministero dello Sviluppo economico.
Ogni sei mesi il Ruc verifica il grado di attuazione del Programma e segnala eventuali ritardi. In tal caso provvede a fare una contestazione scritta al soggetto interessato e in assenza di una risposta motivata entro 20 giorni provvede all’applicazione delle penali.
Se il ritardo è della Rete ferroviaria italiana
• Fase di progettazione – se il ritardo è superiore a 20 giorni dovrà corrispondere una penale pari al 20 per cento del corrispettivo dovuto per le spese di progettazione, diviso il numero dei giorni previsti nel crono programma per la progettazione, con il limite massimo del 10 % dello stesso corrispettivo.
• Fase di esecuzione – per ogni giorno di ritardo dovrà corrispondere una penale compresa tra lo 0,3 per mille e l’1 per mille dell’intero importo netto dei lavori e comunque non superiore al 10 per cento
Sono inadempienze: il mancato aggiornamento dei dati di monitoraggio; il mancato contraddittorio con il Ruc per il riscontro dei dati di monitoraggio; la mancata presentazione di giustificazioni nei termini richiesti.
Gli importi delle penali saranno compensati sulle somme da trasferire a Rfi che potrà a sua volta rivalersi anche a carico dei dirigenti responsabili incidendo sulle loro retribuzioni.
Se il ritardo è delle parti pubbliche
Sono inadempienze: la mancata esecuzione di un adempimento o rilascio di nulla osta, pareri o atti che determini un ritardo di 10 giorni sul cronoprogramma. In assenza di motivate giustificazioni nei termini previsti, il Ruc provvederà a:
• Inviare la segnalazione ai ministri interessati o ai presidenti delle Regioni ai fini della valutazione della performance individuale o del funzionario inadempiente;
• Avviare le procedure per la rimodulazione dei finanziamenti all’interno del Contratto
Qualora le inadempienze dovessero comportare un ritardo di oltre 90 giorni sul cronoprogramma, il Ruc, sentito il Comitato di attuazione e sorveglianza, chiede al ministro per la Coesione di convocare il Comitato di coordinamento per decidere le azioni da intraprendere: dall’attivazione di poteri straordinari e sostitutivi all’eventuale definanziamento di interventi del programma.