Direttivo Uilm: nuova mission Fiat a Melfi, indotto decisivo

"La Fiat e il mercato italiano, soprattutto dopo la nascita della FCA, restano il principale fattore di continuità di un’industria automobilistica nazionale ormai arrivata a un bivio oltre il quale a rischio non sono soltanto i suoi posti di lavoro ma anche quelli di quanti sono occupati nelle imprese della componentistica auto. E’ noto che per ogni occupato nell’industria dell’auto se ne contano 4 nelle aziende della componentistica, i cosiddetti fornitori. Le imprese che lavorano per la filiera dell’auto sono in Italia 2.427, con un fatturato complessivo di 38 miliardi di euro, per un totale di 166 mila addetti (di cui circa 3mila a San Nicola di Melfi)".
"Da queste premesse il Direttivo della Uilm delle aziende dell’indotto Acm, che si è riunito ieri a Rionero, – si legge in un comunicato –  ha rilanciato la proposta del segretario regionale Vincenzo Tortorelli dell’immediata costituzione di una task force sull’indotto che si occupi subito delle due vertenze oggi aperte (Incomes ed Irma) e per governare questa fase delicata segnata da cambi e perdite di commesse ed arrivo di nuovi player in Basilicata con occhi aperti a scongiurare perdite di posti di lavoro e per creare nuove opportunità legandole anche alla ricerca di cui parla il Governatore Pittella. Una strategia finalizzata a monitorare lo stato di avanzamento degli investimenti legati ai due nuovi modelli ( SUV JEEP e FIAT 500X) previsto nell’anno.
Secondo il Centro Studi UIL ammontano a circa 67 milioni di euro gli investimenti in programma da parte delle aziende automotive di Melfi (Tower, Proma, Mac, Pcma, Tiberina, Argol, Sistemi Sospensioni, Pmic, Lear) che interessano un totale di poco più di 2000 lavoratori".

BAS 05

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