“L’appuntamento di oggi a Matera – ha dichiarato l’assessore regionale alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, intervenendo all’incontro ‘Dialoghi sulle dipendenze: verso la Conferenza Nazionale di Roma’ – rappresenta molto più di una tappa di avvicinamento alla Conferenza Nazionale di Roma. È un momento di confronto vero, un’occasione per riaffermare la centralità della persona e per valorizzare il lavoro silenzioso e quotidiano di quanti operano accanto a chi vive la fragilità della dipendenza”.
L’assessore ha sottolineato come la Regione Basilicata sia impegnata nel costruire un sistema di intervento “che accompagni la persona lungo tutto il percorso di prevenzione, cura e reinserimento”, fondato su tre pilastri: prevenzione, rete e integrazione.
“La prevenzione – ha spiegato Latronico – deve sempre più tradursi in una strategia concreta. In quest’ottica, abbiamo rafforzato i programmi di educazione alla salute nelle scuole, sostenuto progetti rivolti ai giovani e alle famiglie e avviato campagne contro l’abuso di sostanze e le nuove dipendenze comportamentali, dal gioco d’azzardo alle forme di dipendenza digitale. La prevenzione è la forma più alta di cura”.
Un secondo elemento chiave sottolineato da Latronico è il lavoro di rete tra istituzioni, aziende sanitarie, enti locali, Terzo Settore e mondo ecclesiale. “Nessuna istituzione, da sola, può farsi carico di un problema così complesso – ha ribadito l’assessore –. È necessario valorizzare il patrimonio di relazioni costruito negli anni e renderlo stabile attraverso protocolli e piani operativi condivisi”.
Nel suo intervento, Latronico ha inoltre richiamato la recente Delibera di Giunta Regionale che avvia la Manifestazione di Interesse per la co-progettazione di interventi sperimentali nell’ambito del Budget di Salute (BdS), finanziato con oltre 3,5 milioni di euro dal Programma FESR FSE+ Basilicata 2021–2027.
“Il Budget di Salute – ha spiegato – è uno strumento innovativo che consentirà di costruire progetti terapeutico-riabilitativi personalizzati per persone con dipendenze patologiche, disagio psichico o altre fragilità. È un cambio di paradigma: non si tratta più solo di curare, ma di restituire diritti, dignità e libertà”.
L’assessore ha poi evidenziato come il percorso di rafforzamento dei servizi territoriali prosegua anche attraverso gli strumenti del PNRR Salute, del Piano Regionale Integrato della Salute e dei Servizi alla Persona e alla Comunità 2026–2030 e del Piano della Cura, che mira a integrare salute mentale, dipendenze e inclusione sociale.
“Un modello di prossimità e partecipazione – ha concluso – che coinvolge Comuni, Ambiti territoriali sociali e associazioni, per costruire una comunità più forte, più umana e capace di restituire speranza”.