Dimensionamento scolastico, Leggieri: soppresso Iis D’Errico

Per il consigliere di M5s “nell’ultima seduta della Giunta regionale a guida Flavia Franconi è stata scritta un’altra pagina triste per la Basilicata. Un chiaro smacco per Palazzo San Gervasio e l’intero Alto-Bradano”

&ldquo;Pochi giorni fa, nell&rsquo;ultima seduta della Giunta regionale a guida Flavia Franconi &egrave; stata scritta un&rsquo;altra pagina triste per la Basilicata, che non ha tenuto conto delle peculiarit&agrave; dei nostri territori. La deliberazione di Giunta regionale n. 234 del 19 marzo scorso (gli assessori si sono riuniti di buonora, alle 7 del mattino), in tema di dimensionamento scolastico, ha sancito l&rsquo;aggregazione degli indirizzi degli Istituti di istruzione superiore di Palazzo San Gervasio con l&rsquo;Istituto &ldquo;Solimene&rdquo; di Lavello. Ma, oltre a ci&ograve;, nella stessa delibera &egrave; avvenuto, nel silenzio totale del centrosinistra e del centrodestra e dei padrini politici di riferimento di quell&rsquo;area, lo smembramento degli indirizzi esistenti a Palazzo San Gervasio per crearli in capo ad Acerenza e destinarli poi, sempre nello stesso provvedimento, all&rsquo;Istituto di istruzione secondaria &ldquo;Ettore Maiorana&rdquo; di Genzano di Lucania&rdquo;. Lo rileva il consigliere Gianni Leggieri (M5s) che parla di &ldquo;una vera e propria operazione di spacchettamento e soppressione in un unico atto deliberativo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La deliberazione del 19 marzo, resa esecutiva ieri dall&rsquo;Ufficio scolastico regionale, &egrave; un chiaro smacco per Palazzo San Gervasio e l&rsquo;intero Alto-Bradano, che vede cos&igrave; soppresso l&rsquo;Iss (Istituto di istruzione secondaria) &lsquo;Camillo d&rsquo;Errico&rsquo;. In pi&ugrave;, il provvedimento della Giunta Franconi &ndash; conclude Leggieri – ha confermato ancora una volta il totale disinteresse per le aree interne e pi&ugrave; svantaggiate della Basilicata, le quali, anzich&eacute; essere valorizzate, vengono sacrificate in nome di logiche, anche politiche, bocciate dai lucani nelle recenti elezioni regionali&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su: