Digilio (Fli) su ricorso a “derivati”

"Mi fa piacere constatare che la mia battaglia solitaria contro il ricorso disinvolto ai “derivati” iniziata nel 2007 tra i banchi del Consiglio Regionale a distanza di cinque anni sia stata ripresa dall’attento consigliere Napoli e abbia ottenuto un primo risultato, almeno per conoscere il valore complessivo del danno procurato alle finanze regionali”. E’ il commento del sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale di Fli, che propone di “evitare il ricorso a periti tecnici, con una nuova spesa a carico della Regione, per affidarmi l’incarico, gratuitamente, e avvalendomi, sempre gratuitamente, di funzionari della competente Commissione Finanze del Senato, potrei portare a termine il lavoro in poco tempo”.
“Vorrei ricordare che per primo ho segnalato il 'ciclone dei derivati' che si è abbattuto sulle casse anche di altre Regioni e di molti enti locali, denunciando nel 2007 un'esposizione, secondo una prima stima della Corte dei Conti per il 2006, per la nostra Regione di 218 milioni di euro. Una stima che, come ho avuto modo di dichiarare nel 2007 e che ribadisco oggi, a me pare molto prudente verso il basso. E’ evidente, di fronte a questi dati allarmanti, l'atteggiamento di sottovalutazione da parte del già allora presidente De Filippo, che ho paragonato al giocatore che gioca alla roulette con i soldi dei lucani, nonostante la mia sollecitazione, mentre altri governatori e Uffici competenti di altre Giunte regionali si sono già all’epoca della vicenda attivati per una rinegoziazione degli onerosi mutui con le banche che hanno contratto gli speciali prestiti, producendo in questi cinque anni buoni risparmi per le casse delle rispettive Regioni”.
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