''All’invito rivolto al Governo dal presidente della Commissione parlamentare per l'Attuazione del federalismo fiscale, Enrico La Loggia, per chiarire le proprie intenzioni sulla riforma del federalismo fiscale, va aggiunto un secondo invito, che ci riguarda direttamente, sempre indirizzato al Governo, a chiarire le reali intenzioni sull’attuazione dell’art.16 del decreto liberalizzazioni e quindi le misure che verranno alla Basilicata come ad altre regioni per l’estrazione di idrocarburi”. E’ quanto sostiene il sen. Egidio Digilio (Fli), componente della Commissione Affari Istituzionali del Senato, per il quale “il tono entusiastico usato, in proposito, dal collega sen. Belisario mi sembra fuori posto. Nel documento che ci è stato consegnato in Senato, infatti, siamo ancora nel vago, e si indica tra le priorità al Governo, al punto 15, quella di valutare l’opportunità di introdurre, anche nell’ambito della definizione e della successiva attuazione della legge delega per la riforma del sistema fiscale, misure che, in coerenza con quanto già previsto dall’articolo 16 del decreto-legge n. 1del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 2012 tengano conto delle esternalità negative che, nei territori interessati da attività estrattive e di raffinazione e, più in generale, da attività riconducibili al settore energetico, si determinano a carico della popolazione residente. E’ troppo poco per pensare ad un aumento delle royalties sul petrolio estratto su cui tutti siamo d’accordo e che potrà avvenire, con il pressing di tutti i parlamentari lucani e il tavolo insediato in Regione senza fughe solitarie, attraverso un disegno di legge del Governo che espressamente quantifichi lo stesso aumento percentuale. Dunque – continua Digilio – la strada è ancora lunga e il traguardo non è proprio dietro l’angolo. In Commissione è circolata anche l’ipotesi di “valutare l’opportunità di emanare un decreto legislativo correttivo al fine di consentire alle regioni di ridurre le accise sulla benzina, sul gasolio e sul gas di petrolio liquefatto a favore dei cittadini residenti e delle imprese aventi sede legale e operativa nelle aree interessate dalle attività estrattive, anche compensando la riduzione con l’aumento dei diritti a carico delle compagnie petrolifere”.
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