Digilio (Fli): con Fini scossa per il Terzo Polo lucano

“Oltre al programma istituzionale che ha avuto un significato particolare e specifico specie in riferimento alla rinnovata proposta di patto padri-figli, oltre al rafforzamento dell’educazione scolastica dei giovani, gli incontri politici del Presidente Fini hanno il significato di una scossa per il Terzo Polo che in Basilicata continua a vivere una fase di ambiguità e di conservatorismo di posizioni non coerenti con la strategia definita da Casini-Fini-Rutelli-Lombardo”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio per il quale “da una parte le assenze vistose a Pisticci e dall’altra l’accelerazione dei processi politici nazionali che potrebbero anche portare ad elezioni anticipate impongono un chiarimento perché il Terzo Polo è unico. Non ci può essere un Terzo Polo che va bene a Roma e non in Basilicata e quindi manifestazioni ed incontri da seguire a Roma e disertare in Basilicata. Questo significa che se qualcuno, al di là degli occhiali di colore rosso che indosso, pensa che Fli possa essere trascinato in avventure con la sinistra, evidentemente non conosce o finge di non conoscere la mia storia politica e quella dei dirigenti e militanti di Fli. Il Terzo Polo – sottolinea Digilio – è nato con una missione precisa che è quella di scardinare il bipolarismo inadeguato a cambiare il Paese attraverso una proposta politica e programmatica realmente innovativa. Non c'è dubbio che noi dobbiamo essere terzi rispetto alle coalizioni; non c'è ragione per cui il Terzo Polo si candidi alle elezioni con il 'nuovo Ulivo'. Noi del terzo polo dobbiamo rappresentare i moderati e i riformisti italiani, poi, vedendo i numeri, si decide cosa servirà per il bene dell'Italia. Se qualcuno dei dirigenti regionali dei partiti del Terzo Polo pensa di poter fare la coalizione alternando la presenza in giunte di centrosinistra o di centrodestra evidentemente non ha una visione politica chiara.
Credo – conclude il coordinatore di Fli – che non sia più rinviabile la convocazione degli Stati Generali del Terzo Polo della Basilicata, come si sta procedendo in altre regioni, per dare la possibilità ai dirigenti e militanti dei partiti fondatori del Terzo Polo che fanno politica nel territorio di esprimersi e perché siano i militanti locali, insieme a gente nuova, i reali protagonisti della nuova politica che vogliamo costruire”.

BAS 05

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