C’è rammarico e rabbia tra gli amministratori muresi dopo aver appreso che tra i comuni “Ricicloni”, per il secondo anno consecutivo, Muro Lucano sia stato escluso e che non figuri addirittura nemmeno nella top ten lucana. Lo fa sapere, in una nota, il sindaco Gerardo Mariani, riferendo che "stando ai dati comunicati dal responsabile del procedimento Geom. Altieri all’ANCI/CONAI e sulla base dei criteri adottati per la formulazione della graduatoria che non tiene in considerazione i rifiuti inerti, i dati di raccolta differenziata della città di Muro Lucano si attestano tra il 70 ed il 73%. Un risultato che in qualche modo vanifica anche il lavoro dell’ufficio tecnico, che semestralmente trasmette i dati sulla raccolta differenziata all’Osservatorio degli Enti Locali, che poi sono gli stessi utilizzati da Legambiente per stilare la graduatoria".
Il sindaco Mariani, si legge nella nota, contesta i dati e fatica a capire come la sua comunità non venga tenuta in considerazione visto il contributo fornito alla cosiddetta “economia circolare” ed all’incremento – con le dovute proporzioni – dei posti di lavoro che ruotano intorno alla raccolta differenziata. Il primo cittadino però, fatica soprattutto a capire come Legambiente possa attaccare la politica regionale ed allo stesso tempo non tener conto di un comune così virtuoso in termini di raccolta e che non ha usufruito di alcun contributo pubblico per l’adozione del sistema. “Mi preme sottolineare – dichiara Mariani – che la nostra percentuale di raccolta, della quale siamo orgogliosi, è frutto del grande senso civico dei nostri cittadini che posso solo ringraziare. Il sistema di raccolta non ha goduto di alcun contributo pubblico e purtroppo sono proprio i cittadini che stanno pagando attraverso la TARI. Ribadisco – conclude Mariani – quanto ho sempre sostenuto e cioè che la nostra comunità è da considerarsi un modello da seguire e anche da finanziare. La nostra città merita rispetto”.
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