Ascoltati il segretario regionale Aned, Donato Andrisani e il dirigente del dipartimento alle Politiche della Persona, Donato Pafundi
La questione dei contributi ai dializzati lucani all’attenzione della quarta Commissione consiliare presieduta da Luigi Bradascio (Pp). Ascoltati, questa mattina, il segretario regionale Aned (Associazione nazionale emodializzati dialisi e trapianto), Donato Andrisani e il dirigente del dipartimento alle Politiche della Persona della Regione Basilicata, Donato Pafundi.<br /><br />Andrisani nel prendere la parola ha annunciato la decisione dei dializzati di Tinchi di accogliere l’invito del presidente della quarta Commisione consiliare Bradascio a sospendere la protesta e di sottoporsi alle cure “nella speranza che l’art.21 della finanziaria regionale 2015 venga rivisto”. Il segretario regionale dell’Aned dopo aver ricordato che “risale al 1981 la legge regionale che istituiva i contributi in favore dei dializzati e dei trapiantati di rene, a sostegno soprattutto delle spese di viaggio sostenute dai pazienti che dovevano recarsi in Puglia per le cure del caso” ha espresso la consapevolezza della necessità di una modifica della norma atteso che “i contributi sinora concessi erano legati a un reddito individuale abbastanza alto ed escludevano i soggetti sottoposti ad altro genere di trapianto”. “Sono qui – ha aggiunto Andrisani – soprattutto per denunciare i tanti problemi che interessano il settore della nefrologia e dialisi. Abbiamo sottoposto all’attenzione delle istituzioni regionali un documento di indirizzo per la malattia renale cronica, stilato dal Ministero della Salute che indica le buone prassi per la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie renali. Prassi che se messe in atto porterebbero a un risparmio notevole di risorse economiche. Tra queste la dialisi domiciliare che in Basilicata e nel Sud Italia non viene praticata ma che potendosi gestire nelle ore notturne, migliorerebbe la qualità della vita dei dializzati”. Andrisani ha poi suggerito di “istituire un centro dialisi presso l’ospedale di Policoro anziché a Tinchi dove, invece, si potrebbero prevedere uno o due turni di dialisi per pazienti stabilizzati”.<br /><br />Il dirigente del dipartimento alle Politiche della Persona della Regione Basilicata, Donato Pafundi dopo aver sottolineato che occorre distinguere le due problematiche, quella della contribuzione regionale e quella della prestazione dei servizi sanitari, ha fatto il punto sui costi del servizio di dialisi affermando che “il costo a carico della struttura pubblica è del tutto paragonabile a quella delle strutture private”. “Per quanto riguarda la contribuzione – ha precisato il dirigente – condivido la necessità che la legge sia rivista per consentire equità di accesso alle prestazioni e ha spiegato che non sono state fatte ‘stime di risparmio alla cieca’ (così come affermato dal consigliere Rosa nel suo intervento) ma sulla base dei dati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze a livello statistico”.<br /><br />Dagli interventi del presidente dell’organismo consiliare Bradascio e dai consiglieri Romaniello, Benedetto, Galante e Rosa, è emersa la necessità di riformulare la legge, aumentare la platea dei beneficiari facendo rientrare anche persone affette da altro tipo di patologie e riservare i contributi a quelle persone realmente in difficoltà economiche.<br /><br />