Di Matteo (Muoviamo Tursi) su emergenza cinghiali

 “Finita la raccolta del grano, si contano i danni. Le aziende che hanno evitato i problemi della siccità, non sono riuscite a salvarsi dalla calamità naturale, perché di questo stiamo parlando, rappresentata dai cinghiali. Più dell’80% del raccolto é andato perduto per colpa di questi animali”.
Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Di Matteo, Presidente Gruppo Consiliare MuoviAmo Tursi. Nella nota se la prende con la Regione Basilicata.
“Abbiamo segnalato alle autorità competenti – continua Di Matteo – che le omissioni amministrative degli uffici regionali sono la causa dei danni all'agricoltura e ai cittadini che circolano sulle strade. I risarcimenti che la Regione paga sono una spesa che trova origine proprio nelle omissioni. Quindi accertato il nesso di causalità diretta tra spesa pubblica e comportamenti amministrativi, la magistratura contabile dovrà provvedere di conseguenza. Perché sarebbe bastato dichiarare lo stato di calamità, aprire la caccia tutto l'anno in deroga alla normativa di riferimento e favorire lo smaltimento delle carcasse da parte dei cacciatori e la popolazione dei cinghiali si sarebbe ridotta considerevolmente.
Questo non è stato fatto. Anzi, si sono inventati calendari venatori, regole astruse, oneri a carico dei cacciatori che rendono impossibile andare a caccia e quindi abbattere i cinghiali e quindi ridurre i loro danni”.
Per Di Matteo “la Regione ha di fatto favorito il bracconaggio. Gli agricoltori si sono attrezzati con i cappi e il veleno in una lotta senza quartiere. Nonostante le migliaia di cinghiali uccisi abusivamente, la soluzione del problema è solo rinviata. Abbiamo chiesto alcuni mesi fa agli uffici regionali competenti di prendere alcuni provvedimenti, salvo assumersi ogni responsabilità personale per la mancata approvazione di provvedimenti di emergenza. Braia e Pittella stanno sottovalutando il problema e se ne accorgeranno presto. Dal canto nostro, stiamo incentivando gli agricoltori a rivalersi giudiziariamente nei confronti della Regione aderendo ad una convenzione con alcuni periti ed avvocati e abbassando l’onere a carico dei danneggiati”.
bas04 

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