Approvata una mozione che impegna la Giunta regionale a porre in essere ogni azione utile a scongiurare gli aumenti che sarebbero previsti da un disegno di legge del Governo nazionale sulle aste per le concessioni demaniali
Il Governo nazionale sta lavorando a un disegno di legge di riordino del demanio marittimo, che prevede le aste pubbliche per le concessioni in essere e “l’aumento spropositato dei canoni demaniali”. L’allarme è rilanciato dai consiglieri Rosa (Lb-Fdi), Mollica (Udc), Napoli e Castelluccio (Pdl-Fi) con una mozione approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale.<br /><br />Con questo documento si impegna la Giunta regionale “a verificare la veridicità delle informazioni circa il disegno di legge sulle aste per le concessioni demaniali e l’aumento dei canoni demaniali e, nel caso quanto appreso corrisponda a verità, mettere in atto tutte le azioni politico – istituzionali affinché venga scongiurata tale evenienza”.<br /><br />La mozione, con una integrazione proposta dal consigliere Perrino del M5s, impegna inoltre la Giunta “a porre in essere tutte le azioni politico – istituzionali finalizzate a fare in modo che il Governo promuova in sede europea tutti gli approfondimenti necessari ad affrontare e risolvere le problematiche della durata e del rinnovo delle concessioni demaniali marittime per garantire una transizione alla disciplina europea del turismo balneare (gare / nuovi canoni) che tuteli le piccole e medie imprese del settore (in particolare quelle no profit) in coerenza con le specificità nazionali, oltre quella già prevista”.<br /><br />L’eventuale aumento dei canoni “in pratica distruggerebbe un’eccellenza del turismo italiano – si legge ancora nel documento – in nome della burocrazia europea e delle multinazionali che ne trarrebbero vantaggio. In queste settimane i sottosegretari Baretta, Gozi e Barracciu hanno più volte rassicurato gli operatori, che invece con il testo di disegno di legge proposto verrebbero traditi e abbandonati. Anche per gli operatori del settore balneare della nostra regione il disegno di legge di riordino del demanio marittimo costituirebbe un grave danno economico e sociale”.<br /><br />Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Pace (Gm), Mollica (Udc) e il presidente della Regione Pittella.<br /><br /><br /><br /><br /><br />