“Nei giorni scorsi l’invaso del Pertusillo è tornato alla ribalta: una nuova moria di pesci e la presenza di una schiuma in superficie hanno riacceso polemiche e ridato voce alle preoccupazioni legittime di un territorio che da decenni convive con una “fiamma” e con la difficoltà di comunicare se non con ‘segnali di fumo’. Attenzione per un’area nella quale esistono tensioni che covano sotto la cenere della indifferenza e/o della rassegnazione, pronte a riemergere ogni volta che la natura lancia i suoi ‘messaggi d’aiuto’ o avvertimenti”. Lo dichiara l’avvocato Carlo Delfino, presidente dell’associazione Amici del Lago e del Raparo
“Le potenzialità dell’area, a modesto avviso di chi scrive, sono state limitate non solo dalla presenza del più grande giacimento di idrocarburi d’Europa in terraferma ma anche per non aver agito all’interno avere una visione d’insieme della Val d’Agri (speriamo lo si faccia) per costruire quel futuro che può e deve avere – continua Delfino – Turismo e agricoltura rappresentano, da sempre, il fiore all’occhiello di un’area che, pur con enormi difficoltà, riesce a farsi apprezzare e ad essere meta di gruppi organizzati e/o famiglie che decidono di visitarla per gustare un territorio ricco di cultura, tradizioni, storia.
Progetti che tendono alla valorizzazione dell’invaso sono diversi ma è necessario, ora, che la programmazione regionale la inserisca nella sua azione di marketing territoriale nella scia dell’impegno profuso, anche ad Expo 2015, per riconoscere all’acqua il valore che le spetta.
Se questo è, allora perché non considerare l’invaso del Pertusillo come il grande attrattore della Val d’Agri? Perché non metterlo al centro di un grande progetto di rilancio? magari sotto il vessillo di Matera 2019, grande opportunità per l’intera Basilicata?
Altrove, in regione, sono stati realizzati ex novo per dare una chance ad intere aree che presentavano non poche difficoltà, altri ne sono in cantiere.
In Val d’Agri non occorre costruire altro: il grande attrattore esiste ma occorre ripensarlo in termini di attrattività turistica ed utilizzarlo (lasciate passare il termine) in una dimensione più dinamica.
Inserirlo in un progetto di valorizzazione comprensoriale, immaginarlo come il cuore pulsante di un territorio, che si offre ai cittadini che lo vivono e a chi decide di fargli visita, è la migliore garanzia per tutti.
Questo percorso si costruisce con la partecipazione di tutti, istituzioni comprese, ma soprattutto con la partecipazione della società civile (associazioni e cittadini). Le recriminazioni sono legittime ma occorre altro: alzare il livello della discussione con proposte che possano valorizzare le nostre bellezze naturali sottraendole ai pericoli e agli attacchi di ogni genere.
Il lago del Pertusillo quale grande attrattore della Val d’agri in un percorso di valorizzazione che coinvolga i comuni dell’area e le molte associazioni presenti.
Valorizzare per tutelare, dunque, è la proposta dell’associazione Amici del Lago e del Raparo.
Un’ associazione che da anni si adopera in un territorio con la consapevolezza che il rispetto dell’ambiente costituisce la condicio sine qua non di ogni azione sul territorio”.
BAS 05