“In primo luogo, la Cisl FP ha ritenuto imprescindibile destinare, riguardo alla discussione sulle code contrattuali CCDI 2016 le risorse derivanti dal consuntivo 2015 sulla produttività ed indennità di risultato relativa all’annualità 2016. Inoltre sempre per l’anno 2016 sono state recuperate le somme non erogate sulle Progressioni Economiche Orizzontali 2015, attribuite soltanto giuridicamente”.
È quanto si legge, a seguito della delegazione trattante tenutasi ieri, in una nota firmata dal Segretario Aziendale e le RSU CISL Regione Basilicata Salvatore Pellettieri, Carlo Gilio, Vincenzo Pernetti e Donato Milillo, dal segretario regionale Giovanni Sarli e dal segretario generale Giuseppe Bollettino.
“Insomma, con tale operazione – continua la nota – si è determinato un primo effetto positivo a favore dei lavoratori della Regione. La CISL FP ha richiesto, poi, in maniera forte, che l’Amministrazione fornisse le motivazioni della mancata attivazione dei piani di razionalizzazione, di cui all’art. 16 del decreto legge 6 luglio 2011 n. 98, da sempre un cavallo di battaglia della CISL allo scopo di ottenere economie di gestione con aumenti del fondo e quindi del salario accessorio a favore dei dipendenti. Su questo aspetto, incalzeremo l’Amministrazione affinché, in tempi brevissimi, riparta il tavolo tecnico congiunto per ricercare le economie di gestione che possano produrre benefici sul fondo 2018. Al fine di permettere il completamento delle progressioni economiche orizzontali nell’anno 2017 la CISL FP ha chiesto che parte delle risorse, derivanti dalle economie del consuntivo 2016, vengano destinate al fondo 2017, in modo tale che le progressioni orizzontali non subiscano alcuna interruzione, come aveva proposto invece l’Amministrazione.
Sulle progressioni verticali La CISL FP ha dichiarato l’opportunità di mettere in atto verifiche normative al fine di poter garantire il diritto alla progressione verticale, alla luce del decreto Madia, a coloro i quali ne hanno i requisiti.
La CISL FP ha chiesto sempre con forza che vengano erogati, per gli ex dipendenti delle Province, gli emolumenti del salario accessorio che, dal passaggio in Regione, non sono stati più erogati, in particolare per gli ex dipendenti della Provincia di Matera”.
“Naturalmente l’attenzione della CISL è stata rivolta e richiamata anche a favore degli ex dipendenti della Provincia di Potenza transitati nei ruoli Regionali, compresi quelli riassegnati alle Province.
A tal proposito la CISL FP ritiene ingiusta, e quindi da eliminare immediatamente, la disparità di trattamento economico tra dipendenti che ormai fanno parte di un unico Ente, cioè la Regione Basilicata.
Si è tenuta, su specifiche richieste inoltrate dalla CISL, una discussione accesa sull’aumento delle ore per le platee dei colleghi che a vario titolo sono ancora con contratto part time, con una retribuzione che non consente di far fronte alle esigenze famigliari.
Su questa legittima aspettativa dei lavoratori, che intendiamo tutelare con forza, l’Amministrazione ha illustrato il percorso che intende perseguire, e che sarà oggetto di confronto continuo con il sindacato.
In tale ambito l’attenzione della CISL sarà massima nei confronti del precariato Regionale in generale per avviare quanto prima i percorsi di stabilizzazione”.
“La CISL FP – conclude la nota – ha ripetutamente rivendicato che, nel più breve tempo possibile, vengano effettuati tutti gli adempimenti utili all’erogazione della produttività e dell’indennità di risultato 2016 al fine di non danneggiare nuovamente i lavoratori con ritardi che non mancheremo di denunciare con forza come abbiamo fatto per la produttività 2015, avendo preannunciata un’azione legale collettiva che la CISL era già pronta a mettere in campo.
Infine si è ottenuto di ricevere, in tempi brevi, una volta verificate le economie sul fondo 2016, tutte le informazioni a noi utili per la costituzione e l’utilizzo del fondo 2017, con l’obiettivo, da parte nostra, di evitare decurtazioni sul salario accessorio, tenuto conto che i lavoratori soffrono da ben 9 anni il mancato rinnovo del contratto nazionale”.
Bas 05