Decreto Salva Italia-Imu, da Coldiretti appello ai sindaci

“La nuova Imposta Municipale (Imu) introdotta dalla manovra appena varata dal Governo avrà un notevole impatto sui terreni e fabbricati rurali. Si va a colpire pesantemente un settore, quello dell’agricoltura, che già vive una stagione di indubbia difficoltà e che pure, anche in questa crisi, grazie in primis alla qualità delle nostre imprese si sta dimostrando strategico, determinante per l’economia reale. Di fronte ad un’imposta che, a tutti gli effetti, può essere considerata una ‘patrimoniale agricola’, Coldiretti Basilicata ha fatto appello a tutti i sindaci del territorio, affinché con le loro decisioni contribuiscano a rendere questo intervento più sopportabile per le imprese agricole”. Con queste parole il presidente e il direttore di Coldiretti Basilicata, rispettivamente Piergiorgio Quarto e Giuseppe Brillante motivano la decisione di scrivere a tutti i primi cittadini della Basilicata in merito alle disposizioni del cosiddetto “Decreto Salva Italia”. Ai Sindaci la Coldiretti chiede di esercitare la facoltà – riconosciuta alle Amministrazioni Comunali – di “dimezzare l’aliquota prevista, sia per quanto riguarda i fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo, che per i terreni agricoli”.
“Ci rendiamo conto dei grandi sacrifici imposti ai cittadini italiani – scrive la Coldiretti– e che, in mancanza di tempo e con la necessità improcrastinabile di reperire risorse, si siano colpiti patrimonialmente quei beni conosciuti o conoscibili ma, nel caso degli agricoltori, ci troviamo di fronte a una mazzata duplice in quanto gli agricoltori scontano tutti gli aumenti previsti per i cittadini più questa sorta di patrimoniale agricola”. Di fatto l’Imu – sottolinea Coldiretti – andrà a pesare sulle tasche degli agricoltori con aumenti percentuali ben più alti di chi detiene terreni per fini speculativi.
E’ chiaro che, finita “l’emergenza manovra”, Coldiretti intende aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo. Va evidenziato che il vitale ruolo dell’agricoltura italiana non sfugge a tanti Sindaci dei nostri territori, che in molteplici battaglie si sono dimostrati i primi alleati di Coldiretti. Proprio in queste settimane, infatti, i comuni della Basilicata stanno deliberando, rispondendo all’appello di Coldiretti, chiedendo al Governo di porre fine ai finanziamenti che vanno a sostenere quello che, con la denuncia della ‘vicenda Simest’, abbiamo definito il “falso made in Italy di Stato”. Parlando ai Sindaci, e tramite loro a tutti i Cittadini, Coldiretti chiede una scelta chiara, netta a tutela delle imprese agricole che garantiscono il vero agroalimentare Made in Italy”.

BAS 05

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