Dc: non lasciamo soli dializzati e famiglie

“In occasione della Giornata Mondiale del Malato che la Chiesa Cattolica celebra l'11 febbraio le proteste degli emodializzati lucani contro i tagli ai contributi economici che la giunta regionale ha disposto con la Legge di Stabilità 2015 non possono consentire solidarietà e sostegni formali. Le parole di Papa Francesco che smascherano la "grande menzogna" secondo cui «le vite gravemente affette da malattia non sarebbero degne di essere vissute” come quelle del Presidente della Repubblica, Mattarella, per il quale garantire la Costituzione Italiana significa anche «garantire i diritti dei malati” sono un monito per tutti”. E' quanto afferma il segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza evidenziando che “si deve intervenire il più rapidamente possibile prima che i pazienti in dialisi attuino quelle azioni clamorose di proteste annunciate che possono avere conseguenze sulla propria salute. Come ha evidenziato l'associazione di rappresentanza e tutela (Aned) su tantissimi pazienti non può diventare causa penalizzante il reddito familiare lordo superiore a € 5.000,00, davvero poca cosa per assicurare il benessere, e per questo sono convinto  – continua il segretario DC – che il Presidente Pittella si farà carico dei drammi sociali e personali dei dializzati reperendo le risorse necessarie da spese improduttive, sprechi, magari attingendo dalla miriade di enti ed organismi inutili. Inefficienze e disservizi sanitari ormai sotto gli occhi di tutti e, nello stesso tempo, costi sempre più alti per i pazienti. I cittadini lamentano ritardi nella diagnosi, difficoltà ad accedere ad alcuni esami a causa del ticket, riduzione dei servizi soprattutto a livello ospedaliero e ambulatoriale. Pesano inoltre i problemi legati alla conciliazione della malattia con il lavoro, sia per il paziente che per la famiglia che l’assiste. Dobbiamo fare in modo – riprendendo le parole usate da una paziente nella lettera aperta al Presidente della Regione – che la tutela dei diritti dei cittadini, la salute vadano preservate anche in un contesto di ristrettezza finanziaria e non possono e non devono essere mai messe in pericolo. I cattolici  – conclude – non lasceranno soli malati cronici e famiglie”.

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