“Sosteniamo la battaglia del consigliere Aurelio Pace per l’inserimento nel nuovo Statuto delle profonde radici cristiane delle nostre comunità locali. Del resto, riferimenti diretti al cristianesimo esistono già negli Statuti di Abruzzo, Campania, Liguria, Calabria, Marche, Piemonte e Puglia e al cattolicesimo per il Lazio, con esplicito richiamo alle radici cristiane per Abruzzo e Campania”. E’ quanto afferma il segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza.
“Nessuna nuova crociata ma – precisa – le norme individuate da altre Regioni sono la testimonianza che è possibile esprimere un'apertura esplicita da parte delle Regioni rispetto ai valori e alla tradizione culturale delle comunità che rappresentano. Dunque è possibile trovare un'interpretazione di questi riferimenti pienamente compatibile col sistema costituzionale italiano. Non mettiamo in discussione la laicita' dello Stato e nessuno vuole imporre il proprio credo, ma per noi cattolici impegnati in politica e' un obbligo far si' che la 'piattaforma valoriale' abbia uno sbocco esterno, tangibile e fruibile a tutti''.
Per il segretario DC “siamo di fronte ad un’occasione mancata che dà una risposta diretta ai nobili interrogativi posti dal Presidente Pittella sulla perdita di credibilità della Regione in quanto, come in questo caso, non interpreta a pieno i valori della gente. Ci sono poi motivazioni che chiamano in causa l’eticità dell’impegno della classe dirigente e politica specie nella mancata assunzione di responsabilità e nel mantenimento di impegni con i cittadini.
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