“Dietro le normative burocratiche del dimensionamento scolastico nel Materano si nasconde il diritto negato all'istruzione per bambini e ragazzi di piccoli comuni che non avranno le stesse opportunità di formazione dei loro coetanei di altri comuni lucani e italiani”. Lo sostiene il segretario regionale della DC-Libertas Basilicata Giuseppe Potenza che aggiunge: “non vorremmo che gli studenti di Valsinni, Colobraro, San Giorgio, Oliveto Lucano, Accettura (solo per fare alcuni esempi) non abbiano altra alternativa di quella di scrivere la tradizionale lettera a Babbo Natale per esprimere un desiderio che dovrebbe invece essere un diritto, vale a dire poter andare a scuola più vicino possibile a casa senza essere costretti a percorrere oltre 50 km attraverso strade che sono precarie. Non possiamo accettare la penalizzazione di ragazzi che “pagherebbero” la sfortuna della residenza in centri minori della Collina e Montagna Materana. E non dimentichiamo – continua il segretario DC-Libertas – che la Corte di giustizia europea ha bocciato il sistema delle supplenze utilizzato nella scuola statale italiana, in quanto "la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell'Unione". E' dunque indispensabile individuare ogni provvedimento che superi l'interpretazione numerica degli iscritti alla base del ridimensionamento scolastico perchè i giovanissimi non sono numeri ma soggetti che hanno bisogno dell'istruzione per reggere la competizione nella società senza che possano prevalere ragionamenti ragionieristici dettati dalla frenesia di risparmiare, guardo caso proprio sulla formazione educativa dei ragazzi. E poiché il Governatore non è Babbo Natale confidiamo nel suo impegno a risolvere questa situazione”.
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