Per il consigliere regionale del Gruppo misto “rilanciare la politica significa ritornare alla programmazione, cosa che appare un miraggio per questo governo regionale che non può attestarsi i risultati parzialmente positivi emersi dal rapporto
“Non servono toni trionfalistici. Chi lo fa, non ha uno sguardo lungimirante, non va in profondità nella lettura ma si limita all’esaltazione dei dati, appare figlio di una cultura ‘Renzuschiana’ (Berlusconi e Renzi) che porta a dichiarazioni del tipo: ‘La crisi non esiste, le pizzerie gli aeroporti sempre pieni’), facendo fatica a programmare politiche dal pensiero lungo, capaci di far intravedere una nuova prospettiva in grado di accorciare la forbice di differenze che vede ancora il Sud lontano dal resto del paese e l’Italia lontana dal resto dell’Europa, in una condizione quindi di perpetua arretratezza”. Con un lungo intervento inviato oggi ai media locali il consigliere regionale Giannino Romaniello (Gruppo misto) commenta la presentazione dei dati Svimez sull’andamento dell’economia nel Mezzogiorno e in Basilicata.<br /><br />A suo parere “rilanciare la politica significa ritornare alla programmazione, cosa che appare un miraggio per questo governo regionale che sicuramente non può attestarsi i risultati parzialmente positivi emersi dalla sintesi del rapporto Svimez, non dipendenti certamente dalle proprie scelte e riconducibili ad una crescita che in ogni caso appare ancora molto lontana. Ai teorici ed esaltatori dei dati Fiat ricordiamo che quel mondo per storia, visione e dimensione é una realtà a se stante proprio per il suo profilo di azienda internazionale e pertanto oltre a cercare di garantire a livello regionale il mantenimento di fattori di contesto, per il resto é un pianeta a se che poco ha a che vedere con le dinamiche di sviluppo locale”.<br />