Dati inquinamento, Rosa: Perché non vengono resi noti?

Il consigliere di Lb-Fdi: “Il riferimento è alle indagini che la Colella effettua sulle acque lucane e sul possibile inquinamento derivante, anche e soprattutto, dalle estrazioni petrolifere”

&ldquo;Tra denunce e silenzi, perch&eacute; i dati sull&rsquo;inquinamento della nostra terra non vengono resi noti? L&rsquo;Eni denuncia la professoressa Colella perch&eacute; avrebbe alimentato, a detta della societ&agrave; petrolifera, un &ldquo;vero e proprio clima di allarmismo diffuso sul territorio&rdquo;. Il riferimento &egrave; alle indagini che la Colella effettua sulle acque lucane e sul possibile inquinamento derivante, anche e soprattutto, dalle estrazioni petrolifere&rdquo;. Ad affermarlo il consigliere regionale di Lb-Fdi, Gianni Rosa, che sottolinea &ldquo;al di l&agrave; della cronaca, ci tocca ancora una volta evidenziare il corto circuito relativo alla scarsissima trasparenza sui dati dell&rsquo;impatto ambientale derivante dalle attivit&agrave; petrolifere svolte in Basilicata. Ci occupiamo di inquinamento da sempre. Non ultima la nostra interrogazione sugli scarichi industriali a Corleto Perticara. Da sempre chiediamo che tutti dati vengano resi pubblici per permettere che chiunque possa averne contezza e che non vengano semplicemente filtrati attraverso le &lsquo;conferenze stampa&rsquo; in cui regna il &lsquo;tuttappostismo&rsquo;&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ricordiamo, inoltre, – sottolinea Rosa – che neanche un mese fa, il 26 gennaio scorso, l&rsquo;assessore Berlinguer in una conferenza stampa annunciava, con riferimento ai dati relativi alla radioattivit&agrave; dei reflui di lavorazione del petrolio trasportati con autobotti dalla Val d&rsquo;Agri alla Val Basento, che non vi era nessun pericolo per la salute. Le preoccupazioni dei mesi precedenti, riguardanti l&rsquo;attivit&agrave; di TecnoParco, sembravano quindi infondate. Abbiamo richiesto, immediatamente dopo la conferenza stampa, copia di quei dati annunciati come tranquillizzanti. Tuttavia, nonostante i regolamenti regionali impongano che le richieste di documenti vengano soddisfatte entro tre giorni dalla presentazione, non abbiamo ricevuto ad oggi nessuna risposta&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ricapitolando, quindi &ndash; continua il consigliere – nella Basilicata &lsquo;pittelliana&rsquo; che si appresta ad aumentare il numero delle perforazioni petrolifere, un rappresentante delle istituzioni non pu&ograve; approfondire dati riguardanti l&rsquo;impatto ambientale dell&rsquo;attivit&agrave; dei pozzi e al tempo stesso, una esponente della comunit&agrave; scientifica che svolge un&rsquo;indagine rischia la denuncia. Se l&rsquo;Eni denuncia la professoressa Colella per procurato allarme cosa dovremmo fare noi nei confronti dei vertici della Regione Basilicata che non trasmettono nemmeno i &lsquo;dati tranquillizzanti&rsquo; di cui dicono di essere in possesso&rdquo;?<br />&ldquo;Non crediamo &ndash; conclude l&rsquo;esponente di Lb-Fdi – che rifuggire il confronto o trincerarsi dietro denunce sia il modo migliore per far nascere un clima di fiducia nelle istituzioni e nelle aziende che operano con grande impatto ambientale sul nostro territorio&rdquo;.<br />

    Condividi l'articolo su:

    Web TV

    Ultimi pubblicati

    Correlati