Il Consiglio approva all’unanimità il documento con il quale sollecita iniziative sinergiche per far fronte alla grave emergenza e per rilanciare servizi e infrastrutture compromesse
Il Consiglio ha approvato, all’unanimità, una risoluzione, riassuntiva di tre precedenti mozioni presentate da consiglieri di maggioranza e opposizione, con la quale si impegnano gli uomini di Governo e i parlamentari lucani a realizzare, in sinergia con le istituzioni presenti sul territorio, un’iniziativa “mirata a conseguire l’obiettivo di un provvedimento del Governo nazionale che disponga le risorse necessarie per far fronte alle esigenze che derivano dalle emergenze e dalle scelte di riavvio e rilancio delle attività dei servizi e delle infrastrutture compromessi”.
Tra gli impegni che l’Assemblea sollecita al Governo regionale “la definizione, con Governo nazionale e Anas, dei necessari e urgenti interventi di ripristino e di manutenzione della Basentana, fondamentale arteria di collegamento fra i due capoluoghi e fra nord e sud della regione; una ricognizione sugli effetti delle scelte finora compiute nella gestione del sistema idrogeologico, al fine di attualizzarle in un Piano generale unitario di riassetto e manutenzione del territorio, orientato ad un più efficace controllo dei rischi idrogeologico, idraulico e sismico del territorio regionale; la predisposizione di un programma degli interventi necessari che attiene al rischio idraulico, di pulizia degli alvei fluviali e dei canali di scolo, la rimozione dei cumuli di materiale inerte, l’adeguamento delle norme che regolano l’estrazione di inerti e il taglio di vegetazioni; l’avvio di un programma di ripristino immediato delle infrastrutture di servizio riconducibili alla viabilità e la redazione dei piani di protezione civile per le amministrazioni comunali che ne risultano sprovviste; l’attivazione di tutte le possibili forme di ristoro, risarcimento ed indennizzo alle aziende turistiche ed agricole, soprattutto per ciò che attiene l’esonero degli oneri previdenziali e il risarcimento dei danni alle produzioni; l’attivazione della misura 126 del Psr per quel che attiene le azioni di ripristino, reinvestimento e sostegno in caso di eventi eccezionali, ricorrendo anche a specifiche procedure che investono la responsabilità della Commissione dell’UE in materia di iniziative a sostegno dei fondi assicurativi di mutualità diffusa a favore del settore agricolo”.
Si sollecitano, altresì, “la predisposizione di un piano di gestione, manutenzione e preservazione dell’intero areale produttivo ionico-metapontino avvalendosi degli studi già predisposti circa l’erosione dell’intera costa ionica e un piano di emergenza per le dighe; un piano speciale per Metaponto che attivi, attraverso gli strumenti della programmazione e di intesa con il Comune di Bernalda, interventi finalizzati a migliorare l’assetto urbanistico, infrastrutturale e di servizi, soprattutto turistici di quella località; e ancora, l’attivazione di un fondo regionale di rotazione a servizio di tutte le imprese agricole per l’abbattimento degli interessi e copertura di garanzia dei fondi rischi prestati direttamente da istituti di credito o cofidi agricoli per il ripristino della liquidità necessaria alla ripresa delle attività agricole; l’attivazione di ogni iniziativa finalizzata a sospendere azioni esecutive in danno delle aziende e delle famiglie colpite, anche attraverso l’apertura di tavoli di confronto con istituti bancari, enti previdenziali ed Equitalia; la costituzione di un Osservatorio dei rischi naturali; l’attivazione di una banca dati georeferenziata omogenea ed aggiornata, in grado di raccogliere tutte le informazioni utili alle attività di prevenzione, monitoraggio e tutela del territorio; la promozione di una Conferenza regionale sulla tutela idrogeologica del territorio regionale coinvolgendo tutti gli operatori pubblici e tutte le esperienze qualificate disponibili in ambito scientifico e universitario”. Infine, il Consiglio impegna la V Commissione consiliare, fatte salve le competenze delle altre Commissioni, ad “attivare un’indagine conoscitiva che accerti, con il supporto di esperti, le cause che in Basilicata concorrono ad alimentare fenomeni alluvionali, in particolare le piene fluviali”.
La seduta è stata aperta dal dibattito sui danni provocati dalle recenti alluvioni. Ieri pomeriggio i primi sei interventi, oggi quelli di Ruggiero (Udc), Rosa, Pici, Napoli, Pagliuca (Pdl), Straziuso, Dalessandro, Robortella, Santochirico, Viti (Pd), Navazio (Ial), Romaniello (Sel), Mollica (Mpa), Scaglione (Pu), Autilio, Mazzeo, (Idv), Singetta (Api). La replica al governatore lucano, Vito de Filippo il quale ha delineato le scelte compiute finora e le azioni che la Regione dovrà ancora compiere per la immediata ripresa delle attività produttive e per far tornare alla normalità le famiglie colpite dalla calamità. Parole di apprezzamento sono state espresse per l’efficace lavoro svolto in perfetta sinergia dal sistema istituzionale regionale con il fattivo contributo delle forze politiche di maggioranza e opposizione.