“Dalla Grande guerra alla Grande pace”, i ragazzi raccontano

L’iniziativa, messa in campo dal Consiglio regionale nell’ambito del “Percorso di cittadinanza attiva” rivolto alle scuole, si è svolta nell’aula Quadrifoglio dell’Università degli studi di Basilicata

Ricostruire una memoria della propria comunit&agrave;. E&rsquo; stato questo l&rsquo;obiettivo del Percorso formativo sulla Memoria, dal titolo &ldquo;dalla Grande Guerra alla Grande Pace&rdquo;, che ha impegnato circa 300 studenti di istituti superiori del territorio regionale in un&rsquo;attenta ricostruzione degli avvenimenti del periodo bellico con una forte motivazione ad interrogarsi sul significato della guerra e della pace.<br /><br />Questa mattina gli studenti degli istituti Alderisio di Stigliano, Fortunato di Marconia di Pisticci&nbsp; (sezione alberghiero e agrario), Levi di Grassano, Da Vinci di Potenza, Nitti &ndash; Racioppi di Potenza, Liceo Scientifico Pasolini di Potenza e Gasparrini di Melfi si sono ritrovati nell&rsquo;aula Quadrifoglio della Universit&agrave; degli studi di Basilicata per raccontare quanto fatto, proiettare i video, spiegare il senso delle ricerche condotte. Un approccio non solo della rievocazione celebrativa, ma della ricerca di percorsi e linguaggi innovativi in grado di toccare anche i tasti delle emozioni per coinvolgere, per comunicare e tramandare la memoria.<br /><br />&ldquo;Il tema &lsquo;pace-guerra&rsquo; &ndash; ha detto il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica – &egrave; tema del nostro tempo. Senza la verit&agrave;, senza la ricerca storica, la memoria sarebbe destinata a impallidire. E le celebrazioni rischierebbero di diventare un vano esercizio retorico. &Egrave; fondamentale, quindi, oggi ricordare e conoscere il passato, anche nelle sue testimonianze pi&ugrave; atroci e terribili, come sono quelle della guerra, per contribuire a rafforzare e diffondere una cultura di pace tra i popoli, in modo che dalla memoria della tragedia possa nascere un messaggio di speranza nel futuro. Il coinvolgimento di voi studenti &ndash; ha aggiunto – la nuova generazione, mira non solo a consegnare attraverso la vostra stessa ricerca, un ricordo della grande guerra pi&ugrave; realistico e diretto ma, anche, a sviluppare un sentimento di aberrazione verso qualsiasi tipo di conflitto ed a perseguire soluzioni pacifiche guidate dal buon senso, dal dialogo continuo, dalla diplomazia a tutti i livelli. Dopo cento anni di orribili massacri e crimini contro l&rsquo;umanit&agrave; &ndash; ha concluso Mollica – &egrave; venuto il tempo di riconoscere che la pace &egrave; un diritto umano fondamentale della persona e dei popoli, pre-condizione necessaria per l&rsquo;esercizio di tutti gli altri diritti umani. Un diritto che deve essere effettivamente riconosciuto, applicato e tutelato a tutti i livelli, dalle nostre citt&agrave; all&rsquo;Onu.&rdquo;<br /><br />In questi mesi gli studenti hanno ricostruito, attraverso steps seminariali di approfondimento storico, anche il contributo tributato dalla Basilicata alla causa. Un grande percorso, storico, culturale e territoriale, in linea con il protocollo d&rsquo;intesa che la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative ha sottoscritto in materia. Si sono svolti seminari informativi sulla Memoria e la grande Guerra sul territorio regionale per docenti e studenti degli istituti superiori e sono stati coinvolti storici,&nbsp; con esperienza di didattica, che hanno approfondito la tematica della grande guerra con un&rsquo;attenzione alla Basilicata.<br /><br />L&#39;interesse, la curiosit&agrave; o il ricordo personale di fatti, avvenimenti, luoghi e persone hanno stimolato nei ragazzi la ricerca di ulteriori materiali provenienti da archivi personali, comunali, istituzionali o dai ricordi delle persone. All&#39;interno della ricostruzione che i ragazzi hanno realizzato emergono alcune peculiarit&agrave; della &ldquo;guerra&rdquo; come della &ldquo;pace&rdquo; vissute da protagonisti noti e meno noti della Basilicata. Nello stesso tempo vengono forniti elementi preziosi con cui intravedere le ripercussioni, i riflessi, le percezioni, le realt&agrave; che &ldquo;guerra&rdquo; e &ldquo;pace&rdquo; produssero nella quotidianit&agrave; di una provincia come la Basilicata.<br /><br />Prima della presentazione dei progetti sono intervenuti Stefano Superchi, prorettore dell&rsquo;Universit&agrave; della Basilicata che ha evidenziato &ldquo;l&rsquo;importanza della sinergia tra Universit&agrave; e scuola nel raccogliere le istanze che vengono dagli studenti&rdquo;, e Antonio Pinto dell&rsquo;ufficio scolastico regionale per il quale &ldquo;&egrave; fondamentale il partenariato positivo tra regione, Universit&agrave; e scuola. Questo progetto ha sicuramente arricchito i giovani che hanno da imparare dal passato. La scuola non pu&ograve; che avere interesse per questi progetti&nbsp; che puntano a superare la didattica tradizionale&rdquo;.<br /><br />Al termine della mattinata Gaetano Morese dell&rsquo;Universit&agrave; della Basilicata ha consegnato a tutti i presenti l&rsquo;opuscolo dal titolo &ldquo;Gli studenti ricostruiscono e raccontano l&rsquo;esperienza della Grande Guerra in Basilicata&rdquo;. &ldquo;Un lavoro – ha detto – condotto sinergicamente dai vari istituti e che ci restituisce un quadro d&#39;insieme, certamente non esaustivo, della &lsquo;Grande guerra&rsquo;. Nel suo articolarsi, la pubblicazione, partendo dagli aspetti per cos&igrave; dire militari del conflitto, giunge ad interessarsi degli aspetti della quotidianit&agrave; dei civili e di quanti, lontano dalla prima linea, vissero, sentirono e fecero proprie la guerra e la pace. Una ricostruzione inedita che costituisce l&#39;ennesima tessera della &#39;memoria storica&#39; collettiva della Basilicata fra Grande guerra e Grande pace, non isolata dai contesti nazionale e internazionale&rdquo;.<br /><br />A completamento di questo lavoro il Consiglio regionale della Basilicata dal 3 al 6 aprile offrir&agrave; la possibilit&agrave; a 102 ragazzi in rappresentanza degli istituti coinvolti, di andare a toccare con mano i luoghi della memoria visitando i luoghi testimoni della grande guerra, con un viaggio in Friuli Venezia Giulia. Gli studenti visiteranno il campo di battaglia del Monte Sei Busi, Caporetto e il Parco della Pace del Monte Sabotino.<br /><br />L.C.<br />

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