Dalessandro su inquinamento Torrente Gravina

Per il consigliere regionale del Pd “per tutelare il sistema delle Gravine Appulo-lucane è necessario che sulle incomprensioni prevalga la sintonia istituzionale”

"Di solito un Parco viene istituito quando si vuole tutelare un'area di importante interesse ambientale, ma se non si riesce a far rispettare le regole che sono a tutela di quel territorio, le popolazioni interessate anziché beneficiare delle opportunità dovute allo sviluppo sostenibile, subiscono solamente vincoli che poi in pochi sono disposti a sostenere". Lo ha dichiarato il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro intervenendo in merito alle preoccupazioni espresse dal presidente del Parco della Murgia materana, Pierfrancesco Pellecchia, sull'inquinamento del Torrente Gravina che attraversa la Città dei Sassi.

"La reazione dell'assessore Mancusi, alla nota diramata dal presidente Pellecchia per sollecitare interventi a tutela del torrente Jesce-Gravina in territorio di Matera stupisce, soprattutto, perché non mi pare che in questa vicenda siano state richiamate responsabilità imputabili al dipartimento Ambiente – ha detto Dalessandro – e se al presidente del Parco non è neanche riconosciuta la legittimità di segnalare gli evidenti segni del degrado che deturpano un'area protetta così importante, che mette a rischio anche la salute dei cittadini, vuol dire che finanche il dibattito in corso, che è ben lontano dal placarsi, su analoghi fatti spiacevoli avvenuti in altre aree della nostra Regione, ci lascia ancora indifferenti". "Anziché dare all'opinione pubblica la sensazione di essere tutti sul set del film 'Uomini sull'orlo di una crisi di nervi' – ha affermato il consigliere del Partito Democratico – occorre mettere in campo ogni autorevolezza istituzionale per pretendere che la Regione Puglia intervenga per eliminare l'acclarata anomalia al depuratore di Altamura in contrada  Sgarrone. Difatti è dal torrente Jesce che arriva quella schiuma bianca e maleodorante che invade la Gravina, la cui acqua molti contadini attingono dal Bradano per uso irriguo".

"Più che alle polemiche – ha detto ancora Dalessandro – noi materani siamo interessati a fare in modo che il nostro territorio venga preservato da comportamenti che sono lesivi per il patrimonio ambientale e per la salute pubblica. Per questo, nei prossimi giorni, insieme ai colleghi del gruppo Pd, presenteremo una interrogazione e chiederemo che venga convocata una immediata conferenza di servizi. Le tematiche ambientali impongono tempestività negli interventi, che non stanno certo nella tranquillità epistolare tra enti ma in una corretta e proficua armonia istituzionale che, tuttavia, deve rifuggire da quelle logiche di sudditanza alle quali piuttosto frequentemente la Puglia sembra ispirarsi". "Se a seguito dell'incontro avvenuto nel giugno scorso, e voluto proprio dall'assessore Mancusi, non è accaduto niente – ha concluso Dalessandro – vi sono tutte le ragioni perché non solo il presidente del Parco, ma ogni rappresentante istituzionale del materano debba pretendere l'attenzione che merita una città che si candida a diventare capitale europea della cultura. Non dovrebbe essere così complicato far comprendere ai colleghi pugliesi, che invece di impartire lezioni di matematica al Consiglio regionale di Basilicata, la politica dovrebbe occuparsi del governo del territorio per tutelarne la sua conservazione, ricordando loro che la Provincia di Matera ha in corso la realizzazione di un progetto Life-Arupa finanziato dalla Comunità Europea per il recupero di alcune aree della Gravina e per la salvaguardia delle specie di rettili e anfibi presenti, intervento che rischia di essere vanificato dall'evidente inquinamento che interessa il sistema delle gravine appulo-lucane".

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