Dalessandro: per la Basilicata non c’è solo il petrolio

Il consigliere regionale del Pd invita a non perdere di vista anche le reali potenzialità rappresentate dalle emergenze storiche, artistiche, culturali, ambientali e naturalistiche attorno alle quali si è sviluppato il fenomeno turistico

"Mi sorprende che i commenti post-dibattito sul petrolio vadano in direzione della centralità della risorsa energetica per l'economia della nostra regione. A me sembra, invece, che il Consiglio Regionale abbia semplicemente acquisito a patrimonio la preziosa risorsa petrolio e il conseguente impegno a richiedere adeguata compensazione per la popolazione lucana in termini di investimenti e infrastrutture. Iniziativa sicuramente facilitata dalla costante e incisiva azione condotta dal presidente De Filippo e dai recenti provvedimenti legislativi del Governo nazionale”. E’ quanto afferma il consigliere regionale del Pd Giuseppe Dalessandro.

“Lo dico perché non vorrei che la nostra attenzione si concentrasse unicamente su questa opportunità offertaci dalla natura – aggiunge l’esponente del Pd -, che è casuale, e si perdessero di vista le reali potenzialità della Basilicata rappresentate dalle emergenze storiche, artistiche, culturali, ambientali e naturalistiche attorno alle quali si è sviluppato il fenomeno turistico i cui risultati sono sempre più soddisfacenti. E' tutto questo il reale patrimonio da preservare perché rappresenta il prezioso lascito di coloro che la Basilicata l'hanno costruita nei secoli”.

“Tantomeno posso condividere – afferma ancora Dalessandro – che l'auspicato ottenimento di risorse aggiuntive vada ad alimentare interventi in tema di sicurezza ambientale e di tutela dei cittadini perché gli oneri per questi interventi, sui quali non potremo transigere, dovranno essere assunti direttamente dalle compagnie petrolifere. Le risorse che otterremo dovranno, invece, essere indirizzate allo sviluppo e al potenziamento della dotazione infrastrutturale, senza le quali permarrà l'isolamento. E' per questo che anche la Murgia – Pollino assume valenza strategica e la sua realizzazione va perseguita. Credo che nulla potrà più essere come prima. L'esperienza degli anni che abbiamo alle spalle ci impone di voltare pagina. Mi pare che su questo ci sia ampia condivisione. Se non lo facessimo forse gli elefanti tirati in campo da qualche collega, se dovessero litigare, non troverebbero più l'erba da calpestare".

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