Dalessandro: "In merito alle dichiarazioni dell'on.Viti"

“Nulla da eccepire se l'ex collega si è lasciato contagiare dalla pittellite, ma l'idea che possa addirittura apparire normale un'urna frequentata da molte anime perse non può essere condivisa"

&ldquo;Di una cosa non si pu&ograve; non dare atto all&#39;on. Viti, che anche in momenti cos&igrave; complicati per&nbsp;la vita del nostro partito riesce a farci sorridere e, per tale ragione, non possiamo che&nbsp;gioire per la sua brillante vitalit&agrave; e augurargli ancora lunga permanenza tra noi, ma l&#39;aver&nbsp;voluto superficialmente liquidare come &lsquo;sorprendenti parole in libert&agrave;&rsquo; le dichiarazioni del&nbsp;sen. Bubbico, non solo ci lascia perplessi, ma ci pone difronte a qualche legittimo&nbsp;interrogativo&rdquo;. A dichiararlo il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Dalessandro.<br /><br />&ldquo;Nulla da eccepire &ndash; dice Dalessandro – se l&#39;ex collega si &egrave; lasciato contagiare dalla pittellite, noialtri ne siamo immuni grazie agli anticorpi per le note frequentazioni con la zavorra sovietica, ma l&#39;idea che possa addirittura apparire normale &lsquo;un&#39;urna frequentata da molte anime perse, da molte disperse o affluite da ogni latitudine, perfino etnica&rsquo; non pu&ograve; essere condivisa e se legittimata, come Vincenzo Viti sta tentato di fare, rischia di spingere il Pd lungo un crinale pericoloso e di compromettere irrimediabilmente i rapporti interni al partito e alla coalizione. All&#39;on. Viti non dovrebbe essere sufficiente la naturalezza con cui il vice segretario di Tursi ha ammesso che in quel paese il voto &egrave; stato condizionato dal consistente contributo del centrodestra (ma &egrave; solo un caso tra i tanti) per riconoscere che &egrave; stato proprio lo schieramento a noi avverso a vincere le primarie, inquinando il voto e condizionandone l&#39;esito in ognuno dei Comuni della nostra regione? Inoltre, pu&ograve; essere questo, il motivo perch&eacute; il nostro partito debba intraprendere un nuovo percorso politico rinnegando tradizioni, storie ed esperienze di ognuno? Apprezziamo che sia stato un vincolo di profonda amicizia ad aver indotto l&#39;onorevole a rinnegare quegli apparati di cui &egrave; stato parte assai determinante, ma non ci sembra un buon motivo perch&eacute; si debba mirare al cuore dell&#39;autorevolezza politica del nostro partito improvvisandosi cadetti di Guascogna, perch&eacute; loro, i cadetti di Castel Geloso, sono &lsquo;gradassi e mentitor senza vergogna&rsquo;. Lo dico perch&eacute; per fortuna i lucani, anche quelli del Don Bosco, hanno ben compreso da chi e da cosa si volesse liberare la Basilicata&rdquo;.<br /><br />&nbsp;

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