“Il mondo vive tempi difficili. L’idea secondo cui solo le leggi del mercato, del consumismo, della finanza e dell’utile governano lo sviluppo stanno lasciando profonde cicatrici nell’umanità e anche nel nostro Paese.
La povertà, la fame e l’esplosione di conflitti colpiscono una larga parte del pianeta e ci offrono lo spettacolo di una umanità ansiosa e sofferente”. Così il sindaco di Matera Salvatore Adduce, porgendo il saluto della città di Matera al Dalai Lama, a cui il Consiglio comunale ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria. .
“Matera, città della pace e dei diritti umani, città di frontiera, città spirituale, ha nelle centinaia di chiese rupestri – ha continuato il sindaco – i segni evidenti della contemplazione monastica e delle diverse culture che l’hanno abitata. Matera è stata nella sua storia un crocevia di popoli e religioni”.
“A Lei Dalai Lama offriamo, insieme al ricco patrimonio storico e architettonico, anche questi aspetti spirituali che fanno di Matera una città unica al mondo. I Sassi e il Parco delle chiese Rupestri – ha detto ancora Adduce – sono patrimonio mondiale dell’umanità così come il Palazzo del Potala che si trova a Lhasa, nel Tibet”.
“Noi ci facciamo interpreti della sua giusta missione perché parta oggi, da Matera e da tutta la Basilicata, come testimonia l’opera del nostro presidente De Filippo, forte e alto l’appello per il pieno riconoscimento dell’autonomia della nazione tibetana che sappiamo essere compatibile con l’integrità territoriale della Repubblica popolare cinese e dei suoi principi”.
“Consentitemi – ha concluso Adduce – di ringraziare Betty Williams per il lavoro che sta conducendo per la città della pace e dei bambini a Scanzano Jonico ed a Sant’Arcangelo. Un impegno che abbiamo sottoscritto fin dall’inizio e che a lei riconosciamo di aver condotto con il cuore e con la passione di chi crede come noi che non è ancora scaduto il tempo della speranza”.
Il sindaco ha omaggiato il Dalai Lama con un oggetto simbolo della città di Matera: il cucù.
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