"L'ossessione dell'onorevole Bindi nei confronti dei socialisti non si placa. Più “esterna” sul passato socialista, più pontifica sulla purezza biologica di chi non è appartenuto al Psi, più ci riporta ai tempi bui della nostra storia. Il Presidente del Partito Democratico, non perde occasione per sparlare dei socialisti". Così il segretario provinciale del Psi di Potenza, Donato Cutro, commentando un’intervista rilasciata da Rosy Bindi alla Stampa sul caso del senatore Tedesco.
"Se è questo il pensiero dei dirigenti del Pd sulla gloriosa storia che questi hanno realizzato nel corso di tanti anni, tra l’altro non smentito da nessun autorevole esponente del Pd, la dice lunga sulla condizione interna a quel partito che si regge sul filo di “ragno” e poco importa se si fanno riferimenti ad altri partiti, anche se alleati”.
“Perciò è forse il caso di rivedere – ha aggiunto Cutro – le nostre posizioni nei confronti di chi la pensa come il presidente Bindi e dell’ intero Pd e chiedere ai nostri ex compagni l’on. Pittella, la sen. Antezza e, via via tutti gli altri, di tali atteggiamenti nei confronti anche del loro passato e, se fosse il caso di rimanere ancora al fianco di personaggi che la pensano così o se è il tempo di ritornare nella grande casa socialista.
Rosy Bindi si richiama ad un vetusto compromesso storico che la storia d’Italia ha definitivamente abiurato”.