CTS Val D’Agri, interrogazione di Rosa

Il consigliere regionale del Pdl chiede alla Giunta delucidazioni sui criteri di selezione del coordinatore scientifico del Comitato Tecnico Scientifico per la redazione dello studio sull’assetto urbanistico-territoriale della Val D’Agri

“Il 12 luglio 2010, tramite interrogazione scritta, avevo chiesto lumi riguardo ai criteri di selezione del coordinatore scientifico del Comitato Tecnico Scientifico per la redazione dello studio sull’assetto urbanistico-territoriale della Val D’Agri. La delibera n. 1012 del 21 giugno 2010 prevedeva per il coordinatore scientifico un compenso di 35mila euro (Iva ed altri oneri esclusi) oltre a spese di viaggio, vitto e alloggio ed altre spese connesse all’attività e un Comitato Tecnico Scientifico composto da uno staff regionale interdipartimentale e dai rappresentanti dei Comuni della Val d’Agri e da un gruppo di consulenti tecnici esterni responsabili della redazione del Piano. La delibera in questione mi induceva qualche perplessità riguardo la trasparenza e la linearità dei metodi utilizzati, essendo previsto un cottimo fiduciario con la valutazione di almeno cinque professionisti le cui modalità di ricerca e scelta non erano menzionate e quindi conseguentemente patrimonio solo di pochi”. Lo sostiene il consigliere regionale del Pdl, Gianni Rosa, il quale aggiunge: “Avevo anche richiesto, proposta ovviamente cassata dalla Giunta De Filippo, la modifica della citata delibera con la trasformazione del sistema da cottimo fiduciario ad avviso pubblico per far in modo che si potesse utilizzare un metodo di selezione più ampio”.

“Non avendo avuto riscontro positivo dagli apparati regionali – prosegue l’esponente del Pdl – oggi ho ripresentato un’altra interrogazione affinché si possa conoscere quali siano stati i risultati di questa ‘ristretta selezione’ per un cotanto importante ruolo (uso parole della delibera) che richiedeva un professionista riconosciuto a livello internazionale nel settore della pianificazione comunale. Chiedo, altresì, che la Giunta regionale renda pubblica anche la copia di tutta la documentazione relativa al cottimo fiduciario espletato, comprensivo dei curriculum di tutti i professionisti che hanno partecipato alla selezione; la composizione del Comitato Tecnico Scientifico e del gruppo dei consulenti esterni, con i relativi criteri di scelta e selezione, sperando che l’alta competenza richiesta per questo delicato incarico abbia premiato, almeno questa volta, qualche talento lucano emigrato verso altre regioni o in qualche remota Università estera”. “Confido – conclude Rosa – di non trovarmi invece qualche ‘talento indigeno’ conosciuto in qualche determinato ‘feudo rosso lucano’ con tanto di stemma del vassallo di riferimento”.

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