L’impegno ribadito durante la seconda giornata della riunione annuale della Commissione regionale dei Lucani all’estero
Dopo i consueti saluti del presidente della Commissione regionale dei Lucani all’estero, Antonio Di Sanza, si è affidato al preside della Facoltà di Economia dell’Unibas, Ettore Bove, il compito di aprire la seconda giornata della riunione annuale della Crle in corso a Potenza, presso il Grande Albergo.
“Mi sento a casa mia – ha esordito Bove rivolgendosi alla platea – in quanto anche io ho vissuto l’esperienza dell’emigrazione, sono stato studente universitario in Svizzera. Sicuramente un’esperienza che forma e che fortifica contribuendo all’arricchimento culturale e umano. Presso la Facoltà che presiedo vi sono 1100 studenti, tra questi alcuni sono nati in Europa, altri in America Latina e spesso questi ultimi ci chiedono di affrontare nelle loro tesi di laurea tematiche inerenti il fenomeno dell’emigrazione”. Secondo Bove è necessario che le iniziative da organizzare tra Università e Commissione siano strutturate in maniera permanente prevedendo seminari rivolti anche ai lucani che risiedono all’estero e che si recano in Basilicata. “Un modo questo per meglio comprendere come è mutata la figura dell’emigrante e trarre insegnamento dalle loro esperienze maturate”.
E’ intervenuto poi il presidente della I Commissione consiliare permanente, Vincenzo Santochirico il quale ha illustrato lo stato dei lavori della riscrittura della Magna Charta. “E’ cambiata la società che fece da sfondo allo Statuto del 1970 – ha detto Santochirico – ed è cambiato anche il quadro normativo per cui si è reso necessario aggiornarlo nella nuova logica del regionalismo. La nuova Carta deve mettere in relazione passato, presente e futuro secondo i principi della persona, della solidarietà, della democrazia e della sostenibilità. Un nuovo patto tra cittadini e istituzioni è il messaggio che emerge dal nuovo Statuto che privilegia una partecipazione più attiva della popolazione”.
“Un’occasione importante questa due giorni – ha detto il consigliere regionale dell’Api, Alessandro Singetta – in grado di rinvigorire il rapporto che lega i lucani che qui risiedono e i nostri corregionali sparsi per il mondo. La nostra è una grande regione dai piccoli numeri, una regione da tutelare da fenomeni tesi al suo smembramento. Tutti noi ricordiamo gli obiettivi del progetto della Fondazione Agnelli che tendeva a eliminare la Basilicata accorpandola alle regioni limitrofe”. Singetta si è poi soffermato sul progetto “Grande Lucania” illustrato da Fierro, giudicandolo interessante e condivisibile. “Una battaglia da fare – ha affermato – soprattutto in un momento in cui si parla tanto di federalismo e che interessa anche i lucani che risiedono all’estero. Una battaglia non formale ma sostanziale, capace di rafforzare la nostra immagine e la nostra identità”.
Sono intervenuti ai lavori di questa mattina il già consigliere regionale, Gaetano Fierro, il quale ha parlato del progetto “Grande Lucania” e il giornalista Rai, Renato Cantore che ha presentato un nuovo progetto d’informazione, un magazine rivolto alle comunità lucane che risiedono in Italia e all’estero e che sarà veicolato sul web e sui canali internazionali della Rai.