Crisi idrica, Cupparo: ristori per l’area di Senise

L’assessore ha presentato un emendamento alla risoluzione approvata dal Consiglio regionale “raccogliendo le sollecitazioni diffuse degli agricoltori di Senise che, proprio a causa dei continui mutamenti microclimatici, subiscono danni a colture pregiate in primo luogo ortive”

L'assessore Francesco Cupparo

“La risoluzione sulla crisi idrica e sulla gestione strategica della risorsa acqua, approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale della Basilicata, tra i tanti elementi significativi, contiene un altro aspetto certamente non meno rilevante: per la prima volta si interverrà a ristoro dei danni provocati alle colture agricole dai cosiddetti mutamenti microclimatici nell’area di Senise, a ridosso della diga Montecotugno come delle altre dighe ed invasi lucani che determinano in troppi casi i mutamenti microclimatici”. A riferirlo è l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo che ha presentato un emendamento specifico raccogliendo le sollecitazioni diffuse degli agricoltori di Senise che, proprio a causa dei continui mutamenti microclimatici, subiscono danni a colture pregiate in primo luogo ortive.

“Ringrazio il presidente Bardi, i colleghi della Giunta e tutti i consiglieri di maggioranza ed opposizione per il consenso e il voto favorevole espresso – afferma l’assessore -. Abbiamo deciso insieme un nuovo ristoro a favore della comunità di Senise che si aggiunge a quello previsto di recente (emendamento Aliandro) con interventi da realizzare attraverso il Programma Speciale Senise, che sarà rifinanziato, anche in materia di politiche sociali e di miglioramento della qualità della vita delle comunità locali, interventi in precedenza esclusi. Ricordo che la legge regionale 10/2020, da me proposta e sostenuta – afferma Cupparo – in attuazione dell’Accordo di Programma per la gestione condivisa delle risorse idriche sottoscritto nel 1999 dalla Regione Basilicata, dalla Regione Puglia e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo principale di compensare una comunità che ha pagato un prezzo altissimo in termini di terreni ed aziende agricole ‘sacrificati’ per realizzare la diga Montecotugno. Pertanto – conclude Cupparo -, anche il nuovo ristoro agli agricoltori testimonia l’impegno e l’attenzione dovuti nei confronti di una comunità che è principalmente agricola”.

 

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