Crisi Don Uva Potenza: sindacati convocano assemblea generale

“La grave crisi che sta vivendo il Don Uva rischia di precipitare ulteriormente senza che nessuno, al momento, stia facendo qualcosa per scongiurare il default.
La pesante situazione debitoria (circa 300 milioni di euro) e le perdite di esercizio annuali che sfiorano i 40 milioni di euro, dovute alle pesanti sofferenze che si registrano nelle sedi pugliesi, stanno già portando ritardi nei pagamenti degli stipendi per non parlare degli istituti legati al salario accessorio. Una situazione paradossale che coinvolge anche la struttura di Potenza che riceve dalla Regione Basilicata regolarmente le risorse per far fronte alla gestione dei servizi”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, i segretari di Fp Cgil, Fps Cisl e Uil Fpl, Summa, Sarli, Guglielmi.
“La Casa Divina Provvidenza – aggiungono – da tempo ha promesso alla Regione Basilicata e alle forze sociali un Piano Industriale capace di traghettare almeno la sede di Potenza fuori dalla crisi, attraverso un percorso che porti all’ autonomia amministrativa ed organizzativa della struttura potentina.
Vane promesse che invece stanno facendo i conti con una realtà sempre più difficile e con un annuncio di tagli anche all’organico di Potenza che, come è noto, non è ancora sufficiente a garantire adeguatamente il servizio.
FP CGIL, FP CISL e UIL FPL, pertanto, hanno convocato per lunedì 13 febbraio, dalle ore 10.00, presso il cineteatro del Don Uva, un’assemblea generale con tutti i dipendenti per decidere le azioni da intraprendere per uscire da questa situazione. Nel contempo chiedono alla Regione di convocare un incontro urgente che definisca un piano di azione anche alternativo qualora la Casa Divina Provvidenza non sia più in grado di andare avanti”.

BAS 05

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