Alleggerire la burocrazia in generale, favorire i riordini urbanistici dei Comuni superando l’impasse determinata da strumenti urbanistici datati, avviare dei piani di edilizia scolastica ed energetica oltre che a favorire i privati con il Piano casa.
Sono queste le proposte che la Uil Basilicata formula al mondo politico ed amministrativo.
“Al grido d’allarme della Confapi di Matera sul comparto edile in ginocchio ha detto il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma – aggiungiamo la nostra sollecitazione a rilanciare lo spirito unitario imprese-sindacati che ha ispirato gli Stati Generali delle Costruzioni di Basilicata per sbloccare già nelle prime settimane dell’anno quelle opere pubbliche da troppo tempo progettate e finanziate. Le stazioni pubbliche appaltanti devono fare di più per ridurre i ritardi nell’erogazione dei finanziamenti diretti e quelli del credito al sistema delle pmi delle costruzioni perché come segnala la Confapi di Matera il numero dei fallimenti di imprese è la spia più evidente di una crisi che secondo i numeri rilevati dalle nostre Casse edili coinvolgono nel Paese tra i 500-600 mila operai”.
Per la Feneal-Uil “non è a rischio solo la tenuta economica delle imprese ma anche i servizi forniti ai cittadini. Per esempio, le imprese sono costrette a sospendere i lavori di manutenzione di strade e scuole tra la disattenzione delle amministrazioni ora preoccupate soprattutto delle scadenze elettorali”.
“Far ripartire il settore edili – aggiunge Palma – significa uscire dalla crisi il governo con i patti di stabilità ha di fatto bloccato tutti gli investimenti immobiliari che il pubblico era abituato a sostenere di anno in anno. Si dovrebbe pensare a una revisione del patto di stabilità per gli enti locali” conclude il segretario Feneal-Uil.
bas 08