Coviello: “Braia fa l’assessore ombra, noi governiamo”

“Se ne faccia una ragione, dovrà fare opposizione e rassegnarsi e lasciar lavorare serenamente chi, oltre a portare avanti la propria azione di governo, deve rimediare agli errori di chi oggi sale in cattedra per dare lezioni che non può impartire”

&ldquo;L&rsquo;aggettivo pi&ugrave; consono con il quale possiamo definire l&rsquo;attivit&agrave; da consigliere di Luca Braia in questo primo scorcio di legislatura &egrave; &lsquo;schizofrenica&rsquo;. Nel maldestro tentativo di rimediare a tutte le cose non fatte in tanti anni di attivit&agrave; da assessore, il consigliere materano ha connotato la sua attivit&agrave; amministrativa in questo primo scorcio di legislatura da una produzione schizofrenica di mozioni in consiglio regionale. Quella pi&ugrave; articolata ed interessante tuttavia &egrave; risultata proprio quella sul regionalismo differenziato, ma mentre ci apprestavamo per la prima volta a far lui i complimenti per la proposizione dell&rsquo;argomento ed il tenore costruttivo dell&rsquo;approccio, abbiamo scoperto che lo stesso aveva integralmente copiata la mozione dal suo ex collega di maggioranza Lacorazza (cambiandone soltanto la data), nel solo schizofrenico tentativo di oscurare la relazione del presidente Bardi, durante la seconda riunione Consiglio regionale&rdquo;.<br /><br />&Egrave; quanto afferma il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Tommaso Coviello.<br /><br />&ldquo;Questo &ndash; aggiunge – &egrave; il consigliere Braia, che quando era assessore all&rsquo;Agricoltura non ascoltava nessuno, mentre adesso che &egrave; presidente della seconda Commissione (Bilancio e Programmazione) chiama in audizione anche il gatto del cortile del condominio di Via Verrastro pi&ugrave; prospiciente alla sede della Regione. Migliore sorte avremmo voluto per lo sfortunato consigliere, ma lasciamo a lui tuttavia la soddisfazione di fare l&rsquo;assessore ombra nella migliore tradizione di Botteghe Oscure, con la consapevolezza che difficilmente il suo assessorato vedr&agrave; mai la luce del sole per i prossimi 20 anni di governo regionale e forse anche oltre qualora dovessimo riuscire con la nostra azione a portare un po&rsquo; di luce alla nostra meravigliosa terra&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Siamo, invece, vicini al nostro vice presidente Fanelli, che in soli tre mesi &ndash; afferma ancora Coviello – ha sbloccato i fondi stanziati e non liquidati per i danni da calamit&agrave; naturali subiti dalle aziende agricole dal 2013 in poi, ha messo a disposizione fondi a favore degli operatori del settore zootecnico lucano, ha pubblicato un bando per la formazione degli imprenditori agricoli, ha riaperto i termini del bando per il &lsquo;Sostegno alla stesura di piani di gestione forestale e strumenti equipollenti&rsquo;. L&rsquo;assessore Fanelli, mentre Braia blatera, lavora altres&igrave; incessantemente per riportare serenit&agrave; al comparto agricolo funestato dal fallimento delle politiche dei suoi predecessori. Basta ricordare a tal proposito la vergogna della revoca della gestione dei pagamenti in agricoltura all&rsquo;Arbea, la &lsquo;marchetta&rsquo; del trasferimento degli Uffici regionali dell&rsquo;Ueca a Matera (unico provvedimento degno di nota dell&rsquo;assessorato Braia), dimezzato nella sua dotazione organica e con conseguenti risultati pessimi nelle percentuali di spesa. Tutte azioni che hanno fatto accumulare ritardi nel pagamento del comparto, togliendo ossigeno agli agricoltori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Se ne faccia una ragione il consigliere Braia, almeno per i prossimi cinque anni &ndash; conclude Coviello – dovr&agrave; fare opposizione e rassegnarsi e lasciar lavorare serenamente chi, oltre a portare avanti la propria azione di governo, deve rimediare agli errori di chi oggi sale in cattedra per dare lezioni che non pu&ograve; impartire&rdquo;.<br />

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