Cotugno (Sel): potenziare l'ospedale Madonna delle Grazie

“Nei giorni dellìemergenza neve ancora una volta il personale tutto dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, (come spesso accade in settori del pubblico impiego) ha dimostrato spirito di sacrificio, abnegazione e attaccamento alla azienda, infatti sottoponendosi anche a doppi turni, ha fatto si che non ci siano state particolari criticitò per coloro che hanno necessitato delle cure dei sanitari dell’ospedale”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Angelo Raffaele Cotugno, capogruppo Sel in Consiglio comunale di Matera e operatore sanitario.
“Tutto questo però ci deve far riflettere. Non si può contare sempre e solamente sul senso di responsabilità e sulla pazienza dei lavoratori. E’ giunto il momento, di rilanciare l’attività dell’ospedale “Madonna delle Grazie”, se è vero come è vero che è il secondo polo ospedaliero della Basilicata . Ed è per questo che in qualità di consigliere comunale, invito l’assessore alla Sanità della Regione Basilicata a farsi carico di quei problemi ormai non più improcastinabili. Penso alla cronica carenza di personale , alla mancanza di attrezzature adeguate al passo con i tempi. Ci sono professionalità mortificate, vedi la chirurgia vascolare, il reparto di oculistica, il reparto di gastro-enterologia, la radiologia interventistica questi solo per citarne alcuni. Mi chiedo se il lavoro svolto negli anni precedenti, che pure aveva portato il nostro ospedale ad ottimi livelli (oltrechè risultati), visto l’affluenza di pazienti provenienti da regioni limitrofe, possa essere vanificato spostando le lancette dell’orologio indietro di vent’anni, riportando così l’ospedale di Matera a rango di presidio ospedaliero.
Tutto cio’ non può essere.
Non può e non deve essere che l’ospedale di Matera venga penalizzato a favore di altre strutture ospedaliere regionali. L’ospedale “Madonna delle Grazie”, rivendica il ruolo che gli spetta e che merita. Infine un sincero augurio al nuovo direttore generale dell’Asm avv. Giampiero Maruggi per il lavoro che lo attende”.

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