“Se non ripartono subito i cantieri, tra qualche mese saremo costretti a convocare un'altra conferenza stampa per comunicare la fine del settore edile nella nostra regione”. È l’appello lanciato dai segretari di Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil stamane durante la presentazione della giornata di mobilitazione per il settore delle costruzioni che si terrà a Genzano di Lucania il 7 giugno alle ore 17. Michele La Torre (Filca), Angelo Vaccaro e Enzo Iacovino (Fillea) e Domenico Palma (Feneal) hanno illustrato la piattaforma di proposte per rilanciare gli investimenti e l'occupazione nelle costruzioni.
I numeri sono eloquenti: 30 per cento in meno della produzione, 20 per cento in meno del fatturato, 40 per cento in meno degli investimenti pubblici e la caduta verticale dell'occupazione con quasi 10 mila posti di lavoro persi in Basilicata. I motivi – hanno spiegato i dirigenti di Filca, Fillea e Feneal – sono tutti da ricercare nella crisi finanziaria mondiale”.
Per i sindacati “serve un'inversione di tendenza che non c’è, e se continuerà a non esserci quello che ci attende sarà un ulteriore caduta dell’occupazione”. Riformare e rendere più efficienti le pubbliche amministrazioni e attivare le stazioni uniche appaltanti sono alcune delle misure urgenti chieste dai sindacati, ma soprattutto bisogna rimettere in moto le opere incompiute. Va in questa direzione la scelta di Genzano per la giornata di mobilitazione del 7 giugno, un luogo scelto non a caso in quanto area interessata da una delle più note opere incompiute della regione, ovvero lo schema idrico Basento-Bradano. “L’opera, progettata 34 anni fa, non è mai stata completata – hanno denunciato i sindacati – eppure si tratta di un'infrastruttura pubblica di rilevante importanza, sia per l'area interessata, sia per lo sviluppo di un pezzo di economia importante legato all'utilizzo delle risorse idriche e all'agricoltura”.
Per Filca, Fillea e Feneal le risorse sono da recuperare attraverso “lo sblocco del patto di stabilità e rendendo immediatamente spendibili i fondi stanziati Cipe, Fas e Fesr”. La richiesta è di cantierizzare le opere al più presto”.
bas 06