Costa Metapontina, Castelluccio: grave situazione di stallo

Il consigliere regionale di Forza Italia: “Costa Metapontina, il pericolo numero uno è il fenomeno erosione costiera”. “A rischio l'attività di trentamila concessionari demaniali e delle rispettive famiglie”

&ldquo;Pi&ugrave; che le trivelle &egrave; l&#39;erosione costiera, come hanno potuto constatare i turisti arrivati nel Metapontino per le festivit&agrave; pasquali, il pericolo numero uno&rdquo;. Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio, ricordando che di recente il fenomeno si &egrave; acutizzato a Scanzano Lido e nei tratti costieri dove non &egrave; stato ancora completato il posizionamento delle barriere&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Tornano di attualit&agrave; e di monito &ndash; ricorda Castelluccio – le parole del professor Franco Ortolani, ordinario di geologia all&#39;Universit&agrave; &lsquo;Federico II&rsquo; di Napoli, per il quale il fenomeno dovrebbe estendersi nella misura di 1-1,5 metri all&#39;anno, mentre la &lsquo;risposta&rsquo; adottata dalla Regione Basilicata&nbsp; attraverso il ripascimento della costa, non &egrave; altro che uno &lsquo;sversamento di sedimenti&rsquo;, perch&eacute; in assenza di un&#39;adeguata pianificazione questo tipo d&#39;intervento pu&ograve; anche andare ad amplificare il problema. Intanto, i programmi contro l&rsquo;erosione della costa che pure lo scorso anno hanno dato qualche risultato positivo &ndash; aggiunge Castelluccio &ndash; non si possono considerare definitivamente conclusi. Non si deve abbassare la guardia su un fenomeno erosivo che continua a rappresentare il primo grande rischio per le imprese balneari. Inoltre, il Piano dei Lidi, unitamente alla Variante, costituisce la strumento attraverso il quale la Regione disciplina l&rsquo;utilizzazione delle aree demaniali marittime, in un quadro generale di protezione ambientale e di diversificazione e qualificazione dell&rsquo;offerta turistica. La situazione di stallo che perdura da diversi anni sta pregiudicando, per&ograve;, gli investimenti sostenuti da numerosi operatori del settore che non sono in grado di offrire servizi turistici completi per i propri ospiti. Difatti la Regione &egrave; impossibilitata a rilasciare nuove concessioni demaniali fino all&rsquo;approvazione della Variante e del suo regolamento attuativo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I titolari degli stabilimenti balneari del Metapontino e di Maratea in attesa del pronunciamento della Corte di giustizia europea sulla contestata proroga delle concessioni balneari fino al 2020 &ndash; afferma Castelluccio – sono costretti a&nbsp; vivere ormai un letargo permanente: ad oggi le concessioni scadute il 31 dicembre scorso sono state prorogate al 2020, con il benestare dello Stato, ma sempre in attesa d&#39;esame alla Corte di Giustizia Europea. La richiesta &egrave; di una proroga di trent&#39;anni per le attuali concessioni e dell&#39;avvio dell&#39;evidenza pubblica solo per le nuove. A rischio l&#39;attivit&agrave; di trentamila concessionari demaniali e delle rispettive famiglie. E&#39; in gioco una partita che non si pu&ograve; permettere di perdere il sistema paese, visto che sono in ballo 30mila imprese, un contributo del 65 per cento al movimento turistico generale, lo svolgimento di funzioni di interesse pubblico, come la pulizia delle spiagge o il salvamento, esercitando una funzione sussidiaria allo Stato. Chi investe deve avere la certezza di avere il tempo per rientrare dagli investimenti effettuati per migliorare e potenziare la struttura ed il servizio offerto ai clienti.&nbsp; Alla Regione e al Governo si rivendica: una durata pi&ugrave; lunga delle concessioni demaniali marittime, (minimo 30 anni), da applicare, in ossequio ai principi costituzionali di eguaglianza e parit&agrave; di trattamento, anche alle imprese attualmente operanti, al fine di salvaguardare la peculiare caratteristica di gestione familiare della balneazione italiana attraverso la preminenza del fattore &#39;lavoro&#39; su quello del &#39;capitale investito&#39;; l&#39;alienazione con diritto di opzione in favore dei concessionari delle porzioni di demanio marittimo che, da tempo, hanno perso le caratteriste della demanialit&agrave; e della destinazione ai pubblici usi del mare&quot;.<br /><br />&ldquo;Il riconoscimento del &#39;valore commerciale&#39; dell&#39;azienda balneare da trasformarsi in ristoro a favore del concessionario nel caso di cessione coattiva in favore di terzi. Non si sottovaluti &ndash; conclude Castelluccio – che gli stabilimenti balneari sono il &#39;fiore all&#39;occhiello&#39; dell&#39;offerta turistica italiana con un contributo fatto di duro lavoro, di sacrifici, di investimenti, di vera passione, da parte di intere generazioni di imprenditori&rdquo;.<br />

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