Il sommo Pontefice che venne per la prima volta al Sud, consacrò l’Abazia di Banzi e da Melfi bandì la prima crociata. Conti e principi normanni. Ruggero e Boemondo, figli di Roberto il Guiscardo. Monaci e abati benedettini. Falconieri, tamburini, armigeri e guardie a cavallo. Nobili di corte e l’umile popolo plebeo, saldo nella fede. Giunto alla sua 18esima edizione, il 18 agosto torna a riecheggiare tra i vicoli di Banzi, l’atteso Corteo storico che rievoca “La venuta di Papa Urbano II”. La partenza è da Piazza Gianturco, alle ore 17,30.
E' quanto si legge in una nota diffusa dagli organizzatori che tengono ad evidenziare: "Oltre 300 figuranti in costume; un contesto scenografico dalla bellezza notevole; i suoni e le musiche di tamburini e chiarine, capaci di evocare la suggestiva atmosfera medioevale; la nevralgica figura di Urbano II quest’anno interpretata dal Maestro Pasquale Menchise, illustre musicista, compositore e direttore d’orchestra".
“Non avrei mai pensato di partecipare ad un corteo storico e di indossare abiti medioevali, men che mai – dichiara Pasquale Menchise nella nota – le vesti dorate e sontuose di un Papa. Ho sempre saputo di questo celebre Corteo di Banzi e un anno ne sono stato anche diretto spettatore. Sono grato all’Amministrazione e alla Pro Loco per avermi reso partecipe di questo appuntamento e voluto quale figura di rilievo, nei panni di Urbano II. Credo che questo genere di manifestazioni, di ampio valore storico e culturale, che negli anni si avvalgono di un importante seguito, siano tasselli fondamentali per nostre comunità, in particolare per le giovani generazioni”.
Organizzato dal Comune di Banzi e dalla Pro Loco Amici di Ursone, il Corteo storico di Banzi dal 2000 testimonia un fatto storico realmente accaduto: nel 1089 – spiega la nota – in occasione del suo primo viaggio nelle regioni meridionali, Papa Urbano II accetta l’invito dell’abate della Abbazia di Santa Maria di Banzi di sostare nel monastero bantino e consacrare la chiesa abbaziale. Episodio avvenuto a ridosso di quel terzo Concilio di Melfi al quale Urbano II fu accompagnato da una trentina di vescovi lucani e dal quale bandì la prima crociata accogliendo così la richiesta di aiuto di Alessio I Comneno e facendo assumere al Papato la guida dell’intera cristianità occidentale.
“La nostra comunità, ma anche le comunità a noi limitrofe, sono da sempre molto legate a questa rievocazione storica – evidenzia nella nota il sindaco di Banzi Nicola Vertone – che testimonia un importante episodio di un passato ormai a noi lontanissimo, ma che ha lasciato un segno tangibile e assai rilevante nella storia e attorno al quale, ogni anno, si consolida, ancora oggi, quel profondo senso di identità che a noi Lucani sta sempre molto a cuore”.
La direzione artistica del Corteo storico di Banzi è affidata quest’anno al professor Michele Marotta, profondo conoscitore della storia bantina. L’arrivo a Banzi del Pontefice, ricevuto e omaggiato dall’abate e dai nobili normanni, la sontuosa vestizione e la successiva lettura della bolla papale di consacrazione della Chiesa di Banzi: sono i momenti più evocativi che convoglieranno su piazza Gianturco.
“L’imponente figura di Urbano II è annualmente affidata ad un personaggio particolarmente rilevante: dopo Sebastiano Somma nel 2015 e Stefano Masciarelli nel 2016, quest’anno – evidenzia nella nota il presidente della Pro Loco Giulio Carcuro – la scelta è ricaduta sul Maestro Menchise. Abbiamo così inteso premiare un’eccellenza lucana che tanto lustro sta dando alla nostra terra, alla nostra bella regione in tutto il mondo”.